salute

Bocca in fiamme: gengiviti e parodontiti, problemi da non sottovalutare

Antonella Cortese

Per prevenirle spazzolino, dentifricio e una dieta sana

Capita, spesso quasi improvvisamente, di ritrovarsi con la bocca in fiamme e le gengive gonfie: una bella seccatura, certo, ed è bene agire subito con interventi mirati. Ma cosa causa parodontiti e gengiviti, e come si differenziano?

«Le gengive sane sono rosa pallido, non sanguinano durante lo spazzolamento dei denti e non causano alcun dolore. Quando invece appaiono rosse, gonfie e sanguinanti, stanno manifestando uno stato infiammatorio chiamato gengivite - spiega Angelo Di Mola, presidente della Commissione albo odontoiatri dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Parma - Se trascurata, la gengivite può evolvere in parodontite, una patologia più grave che compromette i tessuti di sostegno dei denti, portando alla loro perdita».

Perché le gengive si infiammano?

Una cattiva igiene orale e una cattiva alimentazione portano all’accumulo di batteri e placca sotto il bordo gengivale che si trasformano in tartaro, difficile da pulire. Questa placca e il tartaro causano l’infiammazione del bordo gengivale, portando a gengive gonfie e sanguinanti. In una piccola percentuale di persone la gengivite può anche non essere indotta da placca e le cause includono infezioni batteriche, virali, fungine, reazioni allergiche, traumi, disturbi mucocutanei e malattie ereditarie (ad esempio fibromatosi gengivale ereditaria).

Le malattie gengivali, se trascurate, possono provocare danni?

La gengivite non è dolorosa, per questo molti tendono a sottovalutarla, ma lasciarla evolvere può avere conseguenze gravi. Può, come detto, degenerare in parodontite, malattia che colpisce i tessuti più profondi e il legamento che ancora il dente all’osso mandibolare. Questo porta ad un progressivo allentamento dei denti e, nei casi più gravi, alla loro caduta. Anche la parodontite spesso non provoca dolore, quindi i campanelli d’allarme sono la comparsa di mobilità dentale, denti che si allontanano fra loro o che appaiono più lunghi per ritrazione gengivale. Per diagnosticarla il dentista utilizzerà esami radiografici e prove di sondaggio delle tasche gengivali, per valutare la perdita di osso di sostegno.

Come fare prevenzione?

Entrambe le patologie sono strettamente collegate all’igiene orale, ecco perché la prevenzione è fondamentale. Una corretta igiene domiciliare e regolari controlli dal dentista permettono di mantenere sane gengive e denti. È importante quindi lavare i denti per almeno 2 minuti, almeno 3 volte al giorno, con dentifrici specifici in caso di gengiviti. Anche l’uso del filo interdentale e di collutori è raccomandato. La visita di controllo dentistica dovrebbe essere effettuata ogni 3-6 mesi per monitorare lo stato di salute di gengive e denti. In caso di fattori di rischio specifici, come patologie sistemiche, fumo o gravidanza, la frequenza dovrebbe essere aumentata.

Le cure?

Se la placca non viene rimossa, le gengive possono infiammarsi nel giro di pochi giorni, e la placca può indurirsi e trasformarsi in tartaro, che può essere rimosso solo dai professionisti. Se si è sviluppata una parodontite, vengono rimossi la placca batterica e il tartaro duro, compresi i depositi che si trovano sotto il bordo gengivale. Questo è noto come ridimensionamento e levigatura delle radici o “pulizia profonda”. Se questo trattamento non aiuta abbastanza, i dentisti a volte consigliano un intervento chirurgico per pulire la superficie della radice del dente. Quanto prima si individua la parodontite, tanto più facile è tenerla sotto controllo. Il trattamento della parodontite mira a impedire che la malattia peggiori, prevenendo ulteriori danni e la perdita dei denti.

Oltre ad una scarsa igiene orale, ci sono altri fattori che aumentano il rischio di gengivite?

Molti. Ad esempio il fumo e i cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano durante la pubertà, la gravidanza o la menopausa, possono portare ad una maggiore possibilità di sensibilità e infiammazione delle gengive. Senza dimenticare la cattiva alimentazione che priva il corpo di importanti vitamine e minerali. Quindi un approccio complessivo al benessere della persona, eliminando le cattive abitudini e seguendo i consigli dei professionisti per le fasi più delicate della nostra vita, può contribuire al mantenimento in salute della nostra bocca e del nostro sorriso.