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"La corsa? Può essere una medicina. Ma attenti ai dosaggi"

Laura Ugolotti

Manca meno di un mese alla Parma Mezza Maratona, la corsa targata Cus Parma in programma domenica 8 settembre. Quanto basta per prepararsi a correre una 10 km. Se ancora siete tra gli indecisi che si chiedono «perché mai dovrei iniziare a correre?», ecco cinque buoni motivi - più uno - per cui dovreste provare.
«La corsa è un’attività naturale per l’uomo e i suoi benefici sono molteplici», spiega Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello sport, cardiologo, nutrizionista e fisiatra, oltre che vice presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana. «A livello cardiovascolare, la corsa migliora la circolazione, venosa e linfatica, aiuta a diminuire la pressione, il colesterolo, i trigliceridi, la glicemia, e alza i livelli di HDL, il colesterolo buono. Regola insomma l’assetto metabolico».
«A livello muscolo-scheletrico - aggiunge - migliora il tono muscolare, l’equilibrio e la flessibilità. E contrasta l’osteoporosi, quindi è indicata, nella giusta misura, anche per le donne in menopausa. Gli studi hanno poi dimostrato i benefici della corsa a livello cerebrale, perché stimola la secrezione di sostanze come le endorfine e le encefaline, che aumentano il benessere psicofisico. Inoltre favorisce il BDNF, la riduplicazione delle cellule neuronali, ovvero la formazione di nuove cellule: questo aiuta la concentrazione, l’attenzione e in generale le prestazioni mentali. Un fattore importante per chi è impegnato nello studio o in attività che richiedono particolare concentrazione».
«La corsa - continua Beltrami - ha benefici anche sul sistema immunitario. Chi corre è meno predisposto a raffreddori, influenze, sinusiti, bronchiti e, in generale, alle malattie da raffreddamento. Inoltre, se non si hanno problemi muscolo-scheletrici o di grande obesità, aiuta a ridurre il peso corporeo. Correre, magari alternando corsa e camminata veloce, aumenta il dispendio energetico, funzionale al raggiungimento del peso-forma, specie se associato una dieta equilibrata. Se poi si corre in compagnia - aggiunge Beltrami - si otterranno benefici anche in termini di socialità. Avere un compagno di corsa rafforza le relazioni e tiene alta la motivazione, specie quando lo scoglio più difficile da superare è proprio iniziare».
«L’importante - sottolinea Beltrami - è fare controlli periodici, che escludano quei fattori di rischio, come patologie cardiache o problemi osteo-articolari, per cui la corsa non è indicata. La corsa è un farmaco e come tale deve essere somministrato nelle giuste dosi: se queste sono ridotte, si riducono anche i benefici, ma dosi eccessive, come l’over training, possono farci incorrere nei suoi effetti collaterali, come microtraumi e problemi muscolo-scheletrici».