salute
La propoli: antiossidante e antinfiammatoria, efficace contro batteri e virus, utile per mal di gola e come colluttorio
La propoli è una sostanza resinosa che le api della specie Apis mellifera producono mescolando la loro saliva e la cera con resine raccolte da gemme e cortecce di specifiche piante: alle nostre latitudini, pioppi, betulle, salici, castagni e conifere, come gli abeti. La propoli viene utilizzata per chiudere fessure e ridurre l’accesso agli intrusi (da qui l’etimologia greca «pro», davanti, e «polis», città) e per rivestire l’interno delle celle e delle pareti dell’alveare per proteggerlo da agenti patogeni. Se insetti o piccoli animali penetrano nell’alveare e rimangono intrappolati, le api li rivestono di propoli per impedirne la decomposizione e proteggere la colonia da infezioni; la propoli è poi usata come coibentante per regolare umidità e temperatura.
Le api di tutto il mondo producono propoli per le stesse necessità, selezionando di zona in zona le specie botaniche più adatte. Così abbiamo nelle zone temperate europee e mediterranee la giallo scura «propoli da pioppo», la verde brasiliana, che le api producono dalla specie del genere Baccharis, le propoli rosse cubane, o nere africane.
Già Aristotele e poi Plinio il Vecchio nella sua «Naturalis Historia» descrissero la propoli in maniera proto-scientifica e come l’uomo avesse imparato a usarla a scopo curativo. La propoli è poi stata investigata in maniera adeguata e abbiamo compreso meglio il potenziale per la salute.
La propoli viene raschiata dai telaietti delle arnie, pulita e raccolta a formare la «propoli grezza». La composizione varia a seconda dell'origine geografica e botanica, ma contiene sempre oli essenziali, triterpeni e una ricca frazione di polifenoli, con concentrazioni diverse a seconda della tipologia. Nella nostra propoli da pioppo sono i flavonoidi ad essere i polifenoli caratteristici (i flavonoidi sono una classe di polifenoli), rappresentati in particolare da pinocembrina, galangina e crisina.
Un recente studio proprio dell’Università di Parma sulle propoli italiane ha evidenziato che, analizzando i rapporti tra questi caratteristici flavonoidi, è possibile non solo avere contezza sulla qualità del processo di produzione, ma anche comprendere con buona approssimazione la provenienza geografica. Il centro Italia, ad esempio, è un'ottima zona di produzione.
Le api ci hanno guidato molto nel comprendere le proprietà della propoli per l'uomo, il resto l’ha fatto la ricerca scientifica.
L’azione antimicrobica e antivirale è una caratteristica della propoli che le api ci hanno insegnato, proprio nell’uso di questo prodotto nell’alveare come «stucco sanitizzante». Il fitocomplesso della propoli, cioè l’insieme dei suoi costituenti chimici, è capace di contrastare la crescita di batteri, in particolare quelli Gram positivi, come stafilococchi e streptococchi, e può inibire la proliferazione virale.
La propoli delle nostre zone è una fonte molto concentrata di flavonoidi, che hanno azione antiossidante e antinfiammatoria. Gli studi più recenti hanno ben inquadrato queste attività della propoli, ma ne hanno anche definito i limiti: infatti, le azioni antimicrobica, antivirale e antinfiammatoria della propoli sono nettamente diverse, per meccanismo d’azione e potenza, da quelle di farmaci antibiotici e antinfiammatori, ma possono essere usate vantaggiosamente a livello locale, cioè per applicazione diretta su zone circoscritte.
Mettendo insieme queste informazioni, otteniamo una perfetta risposta all’uso principale di questo prodotto: il trattamento dei primi sintomi del mal di gola.
La propoli grezza viene estratta convenzionalmente in alcol (la soluzione migliore a livello di estrazione di terpeni e flavonoidi), ma oggi anche con solventi diversi come glicerolo o acqua (un compromesso tra delicatezza d’uso e concentrazione di principi attivi) per ottenere preparazioni liquide impiegate in spray o pastiglie e caramelle. Meno sfruttato, ma molto razionale, è l’uso della propoli per proteggere la mucosa orale in forme di collutorio: in caso di leggere infiammazioni di bocca e gengive, la propoli ha dimostrato efficacia in tempi rapidi, con attività non inferiori a prodotti più noti come il gel di aloe.
La propoli è usata anche in cosmetica in creme e altre preparazioni cutanee in casi di arrossamenti e come ristrutturante.
Recenti evidenze scientifiche suggeriscono che la propoli (in particolare la propoli da pioppo e a quella brasiliana) riesce a supportare le difese immunitarie, una proprietà aggiuntiva molto interessante che rinforza il suo utilizzo per la protezione delle alte vie respiratorie.
L'uso della propoli è generalmente sicuro, ma va evitato in gravidanza e nei bambini molto piccoli. Come per qualsiasi prodotto naturale con effetti biologici, chiedete informazioni al medico, farmacista o erborista per un uso appropriato.