città di parma

La radiologia del futuro parte da qui

Asia Rossi

Prima in Italia. Non è solo una formula, ma una scelta precisa di visione. Ieri, alla casa di cura Città di Parma, è stata presentata la nuova piattaforma Siemens di ultima generazione per radiografia e fluoroscopia: un sistema che ridefinisce il modo di fare diagnostica per immagini puntando su riduzione delle radiazioni, rapidità d’esecuzione e centralità del paziente, in linea con i più avanzati standard internazionali di sicurezza e qualità dell’assistenza.
La nuova apparecchiatura, Luminos Q Namix R, rappresenta la prima installazione sul territorio nazionale di una piattaforma che integra in un’unica soluzione radiografia e fluoroscopia. Un passaggio tecnologico di grande rilievo, che consente agli operatori di muoversi con immediatezza tra le due modalità diagnostiche, migliorando l’efficienza dei percorsi clinici, ottimizzando i tempi di esame e riducendo l’esposizione del paziente alle radiazioni, senza compromessi sulla qualità delle immagini.
Come ha spiegato Cesare Salvi, presidente della casa di cura Città di Parma, l’adozione si inserisce in un disegno più ampio di crescita e innovazione strutturale: «Con questa acquisizione si prosegue nel programma di aggiornamento continuo delle nostre attrezzature, puntando su prodotti d’avanguardia per migliorare la qualità dell’offerta e il lavoro degli operatori, con ricadute dirette sull’assistenza ai pazienti». Un risultato reso possibile da «una partnership ultraventennale con Siemens», che ha portato all’acquisizione di «un’apparecchiatura di ultimissima generazione, la prima installata in Italia». Dal punto di vista tecnologico, Simone Fumagalli, specialista di prodotto per la radiologia di Siemens healthcare, ha ricordato che la piattaforma, presentata all’Rsna 2024, è progettata «per combinare entrambe le funzionalità in un’unica soluzione, semplificando i flussi di lavoro e aumentando la flessibilità operativa».
Dopo la certificazione Ce ottenuta nel giugno 2025, quella di Parma è diventata «la prima installazione sul suolo italiano», a conferma «di una visione orientata al miglioramento continuo della qualità della cura». I benefici clinici sono stati illustrati dal dottor Francesco Negri, specialista in radiologia del servizio di diagnostica per immagini, che ha evidenziato come la piattaforma consenta «una significativa riduzione della dose erogata al paziente durante gli esami di fluoroscopia», associata a una maggiore efficienza grazie alla rapidità di passaggio tra applicazioni fluoroscopiche e radiologiche. L’obiettivo è ottenere «immagini di qualità costante con radiazioni contenute e tempi brevi», migliorando l’esperienza del paziente e la sostenibilità dell’attività diagnostica. Un ruolo centrale è svolto dall’organizzazione tecnica. Carlotta Milani, capotecnica del servizio di diagnostica per immagini, ha spiegato che Luminos Q Namix R utilizza «protocolli guidati che standardizzano gli esami, riducendo errori e tempi di esecuzione».


L’ottimizzazione automatica dei parametri e la presenza di una cassetta digitale wireless consentono inoltre di eseguire esami su pazienti allettati, barellati o in sedia a rotelle, evitando spostamenti e migliorando comfort e sicurezza.A completare il quadro, Giovanni Aimi, referente della radiologia del servizio diagnostica per immagini, ha ricordato come la radiologia tradizionale resti centrale negli esami dinamici e nello studio funzionale. In questo ambito, l’evoluzione della fluoroscopia pulsata del Luminos Q Namix R, unita alla riduzione della dose e al passaggio immediato alla radiografia, risulta particolarmente efficace anche nello studio dell’apparato digerente e delle vie urinarie, offrendo un supporto diagnostico preciso e tempestivo.
Con questa installazione, Parma non conquista soltanto un primato tecnologico. Afferma una visione di cura in cui l’innovazione non è fine a se stessa, ma strumento concreto di sicurezza, efficienza e attenzione alla persona. Un passo che traduce la tecnologia in valore clinico e qualità reale dell’assistenza.