«La scuola che accoglie»: petizione in vista del ritorno in classe

Quale tipo di scuola accoglierà i ragazzi una volta che verrà stabilita la definitiva ripresa delle lezioni interrotte a causa del coronavirus? La necessità di dare una risposta chiara a questo interrogativo ha portato alla nascita di una petizione dal titolo «Per una scuola reale». 
Il network «La scuola che accoglie», che unisce tutte le professionalità che operano all’interno del mondo educativo per una scuola aperta inclusiva e democratica, si è fatta portavoce in Emilia Romagna della petizione che sta raccogliendo il favore di un’ampia parte dell’opinione pubblica che guarda con preoccupazione alle misure che stanno emergendo in vista delle riaperture delle scuole di ogni ordine e grado a partire da settembre.
L’istanza nasce da alcune domande che il clima culturale e il quadro normativo emergente hanno stimolato: quale scuola vogliamo costruire per il domani? È ammissibile su un piano non solo organizzativo, ma prettamente etico e deontologico, ammettere l’ingresso del principio di distanziamento sociale in ambito educativo? Quali esiti può suscitare per la formazione dell’individuo e quale risvolto ha per la formazione di comunità? Quali implicazioni ha l’uso della mascherina da un punto di vista sanitario e psicologico nelle diverse fasi dello sviluppo infantile?
E ancora: la didattica a distanza rappresenta una reale opportunità o un escamotage per non affrontare quelle che sono le priorità e le problematiche a cui la scuola deve far fronte?
A partire da queste domande e dalla contingenza che l’epidemia di coronavirus  ha determinato, la petizione «Per una scuola reale» cerca di offrire non solo strumenti interpretativi del dibattito in corso sul mondo della scuola, anche attraverso gli studi allegati a supporto della petizione stessa, ma invita ad ampliare il dibattito nell’opinione pubblica, mettendo la pedagogia al centro della formazione dei cittadini di domani.
Ciò che i bambini ed i ragazzi hanno ricevuto dalla scuola in questi mesi, durante questa emergenza e ciò che rischiano di ricevere in futuro, anche ad emergenza conclusa, secondo i promotori dell'iniziativa non nasce dalla reale lettura dei loro bisogni né da un’idea che guidi l’agire educativo degli adulti che li accompagnano nella crescita.
Ciò che è emerso in questi mesi - sostengono i promotori dell'iniziativa - è figlio della paura e di una preoccupazione sanitaria che dimentica che «la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza della malattia».
Per tale ragione, «La scuola che accoglie» invita tutti i cittadini maggiorenni di Parma e provincia residenti in Emilia Romagna ad aderire all’iniziativa firmando la petizione a farsi promotori dell’iniziativa scaricando tutto il materiale dal sito http://lascuolacheaccoglie.blogspot.com/ 2020/06/petizione-per-una-scuola-reale-emilia.html.
Chi volesse farsi promotore dell’iniziativa a Parma può contattare, tramite messaggio, il numero 349 4578212 (Federica). r.c.