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Penne, colori e quaderni per i bimbi in difficoltà: la missione degli studenti della Toscanini

Anna Pinazzi

Dietro alla pettorina arancione, quasi più grande di loro, una spiccata sensibilità, un cuore grande. Gli studenti della 3ªC dell’istituto comprensivo Toscanini sabato mattina hanno avvicinato i clienti del Conad di via Venezia, per invitarli a comprare e donare, secondo le proprie possibilità, alcuni oggetti scolastici per i bambini e ragazzi in difficoltà economica di tante scuole parmigiane.
Appena dopo l’entrata, i ragazzi si sono disposti tutti in fila con in mano borsine vuote e sulle guance - rosse per l’imbarazzo - un’agitazione buona. «Sono emozionato, so che sto facendo una cosa importante, che può aiutare tanti miei coetanei in difficoltà» confida il giovanissimo Jhon Roy. Accanto a lui tanti altri compagni, che condividono l’esperienza e l’emozione: «Subito ero un po’ in imbarazzo, le persone sono spesso di fretta quando vanno a fare la spesa, temevo potessero darmi risposte negative – rivela Cristina -, ma devo dire, invece, che tanti si sono interessati all’iniziativa e ci stanno portando tanto materiale».
Cristina ha ragione, lo sforzo economico condiviso di tanti parmigiani ha permesso di riempire tanti scatoloni con materiale scolastico di diverso tipo: c’è chi porta un pacco di quaderni, chi le biro, i pennarelli, i colori e tutta la cancelleria fondamentale. Chi consegna un album da disegno, chi un astuccio. Poi la grande sorpresa che ha lasciato senza parole ragazzi, insegnanti e volontari: qualcuno ha comprato uno zaino nuovo e lo ha riempito di astucci (nuovi anche quelli) con all’interno tutto l’occorrente. Il valore - economico e umano - del gesto ha incentivato ancora di più i ragazzi a fare del loro meglio: «Non pensavamo saremmo riusciti a raccogliere così tanto materiale, quasi tutti i clienti hanno contribuito alla raccolta - dicono Ionut e Filippo -. La generosità di qualcuno, poi, ci ha davvero spiazzato: siamo contentissimi».
L’entusiasmo e il senso di solidarietà sono il motore di questo progetto che parte da lontano, già nel 2018 da «Parma facciamo squadra». L’iniziativa si chiama «L’armadio della scuola», perché nelle scuole del territorio coinvolte è stato messo a disposizione un vero armadio all’interno della quale viene raccolto materiale scolastico di ogni genere, a disposizione per gli studenti più in difficoltà. La scesa in campo (pardon, in corsia) dei ragazzi della 3ªC è stato il primo momento di contatto diretto e di dialogo tra la scuola e la cittadinanza, tra gli studenti e i parmigiani di tutte le età per fare conoscere il progetto e partecipare concretamente. «L’armadio della scuola» è davvero un gioco di squadra tra le scuole stesse coinvolte (più di dieci), le associazioni di riferimento - «Liberamente», «Famiglia Più» e «Auser» Parma - e, in questo caso specifico anche Conad, che ha ospitato la raccolta di materiale.
«Abbiamo lavorato con le scuole anche in piena pandemia - afferma Lara Lottici, presidente di Liberamente -, adesso finalmente torniamo a lavorare insieme. I ragazzi del comprensivo Toscanini sono un bell’esempio della forza della solidarietà e del volontariato». Nel pomeriggio, hanno continuato «i lavori» anche i volontari Auser: «Il volontariato si fa così: unendo giovani e meno giovani - dichiara il presidente Paolo Bertoletti -, unisce le generazioni per aiutare chi è più in difficoltà». A seguire il progetto all’ IC Toscanini la professoressa Nicoletta Squarcina per le medie e Roberta Gruzza per la primaria. «I ragazzi hanno risposto con un entusiasmo e una sensibilità unici - conclude la prof Squarcina - siamo davvero orgogliosi di loro». Ecco, questa è la storia - vera - della bellezza d’animo che resiste: resiste ai tempi difficili, alle prospettive incerte, alla violenza sempre più diffusa. Resiste, grazie ai ragazzi della 3ªC.