IL PERSONAGGIO

Bertozzi, l'ex De La Salle «ambasciatore» di Parma

Anna Pinazzi

Allievo dal '47 al '55, ha ricevuto la targa della scuola

Si sono messi in posa, elegantissimi, al centro del cortile della «loro» scuola, proprio come ai vecchi tempi. Per scattare una «foto di classe» capace di rinnovare i ricordi, le voci tra i corridoi, i segreti tra i banchi («un po’ cambiati» scherza qualcuno). Sono gli ex alunni della scuola De La Salle che, come ogni anno, ieri si sono ritrovati. E, sempre come ogni anno dal 1989, è stato consegnato il premio dedicato agli ex allievi: una targa che riconosce formalmente uno di loro come testimone ed esempio di tutti quei valori che la stessa scuola ha da sempre trasmesso.

Quest’anno la «Targa La Salle» è stata conferita a Carlo Alberto Bertozzi, ambasciatore dell’imprenditoria parmigiana negli Stati Uniti. «Questo premio riconosce a Carlo Alberto tutto il suo impegno, la sua dedizione - ha affermato Vittorio Albertini, presidente associazione Ex allievi de La Salle -: ha portato Parma e l’Italia negli Stati Uniti, riuscendo a fare cose straordinarie».

Bertozzi, classe 1941, è stato allievo de La Salle dal 1947 a 1955, ha poi proseguito gli studi al Maria Luigia e al Romagnosi. Si è laureato in Economia e commercio alla Bocconi di Milano, frequentando anche importanti corsi all’Università di Harvard. In Italia ha lavorato per Cirio, Levissima, General Electric e Mares. Nel 1984 si è trasferito negli Usa dove, dopo qualche anno, in qualità di presidente della Alcort Mares, ha fondato Management Resources of America (Mra), lavorando come consulente e manager per alcune famose industrie italiane del settore alimentare: Barilla, Parmacotto, Mutti, Rizzoli sono solo alcune della lunga lista.

«Carlo Alberto Bertozzi è una di quelle figure che mi permetto di descrivere come i migliori testimoni dell’identità del nostro territorio - ha dichiarato Cesare Azzali, direttore generale dell’Unione parmense degli industriali -. Identità fatta di competenza, capacità. Un approccio che non perde mai l’attenzione nei confronti della comunità in cui si opera».

A ritirare il premio, il figlio Pietro (Bertozzi ha altri due figli, Luca e Giulio e 5 nipoti) e i cugini Corrado e Marco: «Carlo Alberto è un professionista e una persona eccezionale, è anche un nonno affettuoso - hanno raccontato -. La sua vita l’ha portato a cambiare Paese, ma Parma è scolpita nel suo cuore». Nella nostra città troviamo le sue radici più profonde. «Quelle della tradizione imprenditoriale della sua famiglia – come ha ricordato l’amico Massimo Luotti – e dei vecchi fasti goliardici di cui forse ancora qualcuno dei più attempati si ricorda» ride. Perché Bertozzi è proprio così: «Un professionista esperto, un uomo pieno di coraggio, un amico con cui si può sempre ridere assieme».