SCUOLA

Liceo Ulivi, premiati gli studenti sempre pronti ad aiutare gli altri

Quando, all’inizio degli anni Duemila, il professore Camillo Bria, antico docente del liceo Ulivi, donò alla scuola una somma di denaro con il vincolo di istituire una borsa di studio a nome della figlia Giovanna Bria, prematuramente scomparsa nel 1970 in un incidente stradale, mettendo come vincolo che i vincitori assegnatari fossero studenti distinti per l’atteggiamento disponibile e solidale nei confronti di chiunque, dentro e fuori la scuola, la commissione dell’epoca, oltre alla segnalazione in tal senso presentata da docenti, famigliari o amici, pose anche i requisiti di media dei voti pari o superiore a 8 nei due anni scolastici precedenti e del voto di condotta pari o superiore a 9 sempre nei due anni scolastici precedenti.
La borsa di studio «Giovanna Bria - Un buono per amico», come nei vent’anni precedenti, ha potuto quindi individuare per l’anno scolastico 2021-2022 ben tre studenti del liceo Ulivi, segnalatisi per i criteri sopra richiamati e per le caratteristiche volute dal professore Bria. Davvero un buon esempio anche per le altre scuole.
A seguito, infatti, delle segnalazioni, soprattutto dei docenti, e vista la media dei voti presentate, comportamento compreso, sono risultati assegnatari gli studenti Samuele Frati di 3ªB, Luca Tamiazzo di 4ªE e Alexei Dreglea di 4ªH.
Alla presenza delle famiglie, dei compagni di classe eletti rappresentanti, delle professoresse Stefania Mazzocchi e Chiara Patritti e del preside Giovanni Brunazzi, nella rinnovata biblioteca del liceo, sono state consegnate le pergamene d’onore e data notizia dell’accredito della cifra per ciascun studente.
Il preside ha rimarcato il valore dell’iniziativa ormai più che ventennale che la scuola porta avanti, sul lascito del professore Bria, assai pregevole perché valuta la persona a tutto tondo, valorizzando quello che di solito la scuola potrebbe non conoscere del lato della personalità dei propri ragazzi: il loro altruismo, la loro disponibilità verso gli altri e la capacità di donarsi senza interessi.
Le famiglie presenti, soddisfatte per il riconoscimento, hanno ribadito la preziosità di una borsa di studio che non tenga conto solo del rendimento scolastico, ma anche di un impegno per la comunità più ampia in cui vivono gli studenti.


Molto belle sono le indicazioni che i docenti hanno fornito dei premiati. Per Alexei Dreglea è stato sottolineato quanto sia «gentile e tenace, apprezzato da tutte le compagne e i compagni in generale che lo considerano un valido supporto nei rapporti con i docenti…corretto ed esemplare nel comportamento…entusiasta debater della squadra della scuola»; per Luca Tamiazzo è stato presentato che «vive la comunità scolastica con slancio, spirito di servizio, umiltà e senso di solidarietà…con ottime capacità abbinate a senso del dovere, dell’opportunità e precisione nello svolgere la funzione di rappresentante di classe da vari anni»; Samuele Frati è stato candidato in quanto si è sempre «distinto, in qualità di rappresentante di classe e come persona, per la sua disponibilità, gentilezza, altruismo e capacità personali, aiutando compagni e insegnanti senza mai farlo pesare».


A conclusione della consegna dei diplomi è stata palpabile in tutti i presenti la consapevolezza di trovarsi tra persone sorridenti, disponibili e capaci, che vivono la loro realtà quotidiana costruendo relazioni basate sul rispetto e l’altruismo, senza pretendere nulla in cambio.
«E’ lo spirito di questa scuola - ha concluso il preside del liceo Ulivi Giovanni Brunazzi - che educa giovani migliori per un mondo migliore. Che è l’auspicio e l’obiettivo più alto di ogni istituzione educativa, soprattutto della nostra, in questo anno nel quale ricorre il 50° della fondazione. E’ l’attuarsi concreto, quotidiano, dell’interessarsi alla vita pubblica di Giacomo Ulivi».