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«Vitto e alloggio? 600 euro. Meglio trovarsi un lavoro»

Andrea Grassi

L'inflazione e il caro affitti hanno reso nell’ultimo periodo sempre più difficile sostenere economicamente gli studi universitari. Soprattutto per coloro che decidono di intraprendere il proprio percorso in un’altra città.
Un fuorisede, infatti, si ritrova a dover fare i conti con numerose spese: dalle tasse universitarie ai libri, dall’affitto ai mezzi di trasporto, dal cibo ai momenti di tempo libero, che si riducono sempre di più.
Ma com’è la situazione per chi studia all’Università di Parma? È costoso vivere qui? Quanto spende uno studente ogni mese per far fronte alle spese che la giornata da universitario richiede? Lo abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi all’interno del plesso di Economia in via Kennedy.
«Spendo circa 600 euro al mese tra affitto, cibo e spese minori - ha raccontato Rosalia Mastropietro, studentessa fuorisede dalla Campania all’ultimo anno del corso magistrale di Economia, -. Al momento non lavoro ma percepisco una borsa di studio e la mia famiglia mi aiuta con le spese. Secondo me dipende dalle situazioni, in generale 600 euro al mese possono essere tanti soldi per molti».
Angelica Bedeschi, invece, studia Medicina al terzo anno, non abita in città e frequenta l’Università spostandosi col treno da Reggio Emilia. «Alla fine, spendo circa 50 euro al mese tra abbonamento del treno e libri - ha dichiarato -, più le tasse universitarie. Pagando solo i trasporti e con le agevolazioni dell’Università mi trovo bene. Al momento non ho un lavoro e mi aiuta la famiglia».
«In un mese spendo circa 600-700 euro - ha detto Martina Manca, studentessa di Economia e finanza al terzo anno -. Sono fuorisede da Lecce e per sostenere le spese universitarie al momento mi aiuta la mia famiglia, siccome non lavoro. Secondo me come prezzo è sostenibile».
Ilaria Rusciano, invece, è fuorisede dalla Calabria e studia all’ultimo anno alla magistrale di Finanza e risk management. «Tra l’affitto e le altre spese - ha detto -, un mese qui mi costa all’incirca 600 euro. Attualmente non lavoro e con le spese mi aiutano i miei genitori. Penso che rispetto ad altre città la vita da universitario a Parma sia molto più accessibile».
È fuorisede da Roma, invece, Daniele Andreoli, studente al primo anno al corso di Comunicazione e media contemporanei. «In tutto, tra tasse, libri, affitti e altre spese, arriviamo a 800 al mese - ha raccontato -. Mi aiuto allenando una squadra giovanile di rugby, che mi permette di guadagnare circa 150 al mese, e prendo anche qualcosa dalla squadra in cui gioco, la Rugby Parma».
Paolo Dalle Vacche e Nicholas Favari studiano entrambi al terzo anno di Economia e marketing. «Io sono di Parma - ha detto Paolo - quindi, a parte le spese per il parcheggio o per l’autobus, in un mese non arrivo oltre i 150 euro. Mi aiuto economicamente grazie ai soldi che mi sono messo da parte lavorando in passato».
Nicholas, invece, viene da Piacenza e per frequentare le lezioni ha fatto l’abbonamento del treno. «L’abbonamento mi costa 60 al mese, ogni tanto pranzo fuori e spendo sui 15 euro, quindi, a parte le spese delle rate, contando i libri arrivo a circa 120 al mese - ha raccontato -. Ogni estate faccio la campagna dei pomodori e mi aiuto così economicamente ma considerando che prima studiavo alla Cattolica a Milano ora i prezzi mi sembrano molto più accessibili in confronto».
«Sono pendolare da Cremona e frequento l’Università tre volte a settimana - ha detto, poi, Issam Riahi, studente al secondo anno alla magistrale di Finanza e risk management, -. In totale spendo appena più di 100 euro al mese. Secondo me se fai il pendolare come me i prezzi sono accessibili. Per aiutarmi d’estate ho lavorato in un’azienda che fa prodotti col pomodoro».
Sara Baldissin studia all’ultimo anno di magistrale Scienze biomediche traslazionali e per aiutarsi economicamente lavora facendo da tutor ad alcuni studenti. «Sono fuorisede da Treviso e vivo in affitto a Parma. In totale al mese spendo circa 600 euro e credo che i prezzi siano alti. In particolare, la mensa dell’Università è molto cara. So che a Ferrara, ad esempio, la situazione è molto più sostenibile». Infine, c’è Emilio Condina, studente al secondo anno di Scienze e natura dell’ambiente. «Essendo di Parma spendo circa 350 euro al mese. Per far fronte alle spese mi aiuta la mia famiglia, credo che i prezzi siano alti ma non troppo».