Insieme sul Po, «Per» ripartire 

 Christian Marchi

«Per una ripartenza reale, sostenibile e sensata del settore dello spettacolo è indispensabile superare il limite di 1000 persone di capienza all’aperto e il coprifuoco alle 22, con l’estensione almeno fino alle 24». È questo il messaggio che i componenti dell’associazione «Per – Promoter Emilia Romagna» e alcuni celebri artisti hanno fatto risuonare ieri mattina durante la manifestazione tenutasi sul fiume Po a bordo della storica Motonave Stradivari, che ha salpato dal porto fluviale di Boretto e ha navigato in mezzo ai suggestivi paesaggi rivieraschi di Brescello e Gualtieri. 


L’iniziativa, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sui lavoratori dello spettacolo e proporre una nuova idea di ripartenza del settore, ha visto la partecipazione di comici, cantautori e band, tutti rigorosamente emiliano-romagnoli ma conosciuti e apprezzati a livello nazionale e internazionale: i Modena City Ramblers, il cantautore e poeta fiorentino David Riondino, il “nostro” Gene Gnocchi e gli Extraliscio, reduci dal successo ottenuto allo scorso festival di Sanremo. 


E a prendere la parola sono stati anche i sindaci e gli assessori di Sissa Trecasali, Monticelli d’Ongina (Piacenza), Boretto, Bondeno e Mesola, comuni ferraresi. Dopo l’esecuzione dei «Modena» con «Riaccolti» e «Cento passi» - singolo che ripercorre la vita del giornalista Peppino Impastato ucciso dalla mafia 43 anni fa –, sono intervenuti gli organizzatori di «Per», associazione fondata nel novembre del 2020 dagli operatori dello spettacolo dal vivo della Regione per potenziare rappresentanza e opportunità di lavoro. «La pandemia che stiamo ancora vivendo – ha spiegato il presidente Rolando Rivi – ci ha spinto a una riflessione sul nostro ruolo professionale ed economico-sociale, spingendoci a dar vita a una rete imprenditoriale inedita e solidale, che vuole immaginare un futuro nuovo e migliore per l’intero settore». Hanno proseguito David Riondino che ha incantato con la sua poesia «Il verme solitario» e una canzone in memoria di Anita Garibaldi, e l’elenco dei 2mila bizzarri sponsor che secondo Gene Gnocchi hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, con l’elargizione di donazioni da un euro o 50 centesimi. 


«Le persone stanno riscoprendo l’importanza degli ambienti naturali anche per le attività artistiche – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori –. La Regione asseconderà tutti i progetti che contribuiranno a rendere l’Emilia Romagna la capitale dell’industria culturale e quindi anche musicale». La manifestazione si è conclusa con le note romagnole e sempre allegre degli Extraliscio, tra cui l’immancabile «Romagna mia», e «Bianca luce nera», «La nave sul monte» e «Valzer d’Africa».