De André e la Pfm: i primi 40 anni di un concerto leggendario
De André e la Premiata Forneria Marconi in concerto: compie quarant'anni un concerto leggendario. Registrato dal vivo a Firenze nel gennaio 1979 a coronamento di un tour che il grande cantautore genovese aveva intrapreso assieme a quella che è la band di progressive rock più famosa in Italia, tra l'altro ancora all'opera, non è un semplice live. Le poesie di De André vengono infatti rifatte e, addirittura, come nel caso de “Il pescatore” e “Bocca di rosa”, due tra le canzoni più famose di Faber, reinventate. Grande merito è di Franco Mussida, chitarrista della Pfm. Dal tour, dunque, come diretta conseguenza, nasce il live “Fabrizio De André in concerto-Arrangiamenti Pfm”, meglio conosciuto come “De André in concerto con la Pfm volume I”. E sarà un successo, anche se il 1979 per De André sarà uno dei momenti più difficili della sua vita. Lui e la sua compagna Dori Ghezzi saranno infatti sequestrati alla fine di agosto nella loro casa di Tempio Pausania, in Sardegna, e liberati poco prima di Natale dopo il pagamento di un riscatto.
Ma non solo ne “Il pescatore” e in “Bocca di rosa” il De André “prog” dà il meglio. Altri momenti piuttosto felici sono la lunga, quasi 10 minuti, “Amico fragile”, uno dei testi più vissuti nel repertorio dell'artista e “Volta la carta”, qui in versione a dir poco travolgente. C'è anche un omaggio alla Sardegna, la terra in cui De Andrè e Dori Ghezzi avevano scelto di vivere. “Zirichiltaggia” è una sorta di country indiavolato, che significa lucertolaio. “ E' un litigio tra due pastori - spiega De André stesso nel live - per questioni di eredità”. Il live non dimentica neppure altri classici come “La guerra di Piero” e “La canzone di Marinella”; in entrambe l'attacco è indimenticabile. Così come in “Andrea”, un brano di forte denuncia.
Il connubio cantautori-complessi, come venivano allora chiamati le band, nonostante le proteste dei “puristi” (quelli che pretendevano voce e chitarra soltanto, al massimo l'armonica a bocca) è finalmente sdoganato. E mentre l'anno dopo, De André e la Pfm sforneranno il volume 2, quello di “Avventura a Durango” e “Sally”, anche altri mostri sacri della canzone d'autore italiana batteranno questo sentiero. Sempre nel '79, infatti, Francesco Guccini pubblica con i Nomadi, che già avevano riarrangiato alcuni suoi storici brani, “Album concerto”. Risultato: alcuni pezzi come “Canzone per un'amica”, “Noi non ci saremo” e “Per fare un uomo” hanno un altro respiro. Un respiro live.