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Chiara Balistreri, vittima di violenza, naufraga all’Isola dei famosi 2025: perché la sua presenza può aiutarci a ripensare i reality

Sofia Piccini

Ha scelto di riscrivere la propria storia autodeterminandosi sui social e nei reality

Quest’anno, tra i naufraghi che prenderanno parte alla nuova edizione dell’Isola dei famosi, reality show di punta di Canale 5, c’è un ospite di eccezione: la ventiduenne Chiara Balistreri.

Vittima di violenza da parte del suo ex fidanzato, Chiara aveva solo quattordici anni quando conobbe il suo aguzzino, colui che per anni la ingabbiò nelle strette maglie di una relazione tossica, scandita da violenza fisica e psicologica.

Dopo numerosi episodi di violenza in cui il suo ex arrivò a romperle il naso a pugni, Chiara riuscì, grazie all’aiuto della madre, a sfuggire alle grinfie di quell’uomo malato, facendo scattare le misure cautelari nei suoi confronti. Tuttavia, ciò sembrò non bastare, poiché dal 2022 il suo ex fidanzato venne considerato latitante per oltre due anni e mezzo.

A quel punto Chiara, abbandonata dalle istituzioni che non l’hanno protetta, ha deciso di lanciare un appello sui social, per cercare di cambiare quello che sarebbe potuto essere il suo tragico epilogo: «Preferisco registrarmi da viva, prima che diventi l'ennesimo caso di femminicidio», furono le sue parole che fecero il giro del web.

Grazie a quella richiesta di aiuto, Chiara è potuta rinascere, diventando protagonista della sua storia. Nel 2024 arriva il momento tanto atteso: l’arresto del suo ex fidanzato.

Da quel momento Chiara ha reso la sua storia una missione, così da portare a più persone possibili l’importanza della sensibilizzazione nei confronti della violenza di genere, parlandone non solo sui social, ma anche nelle scuole e in televisione.

La giovane ha infatti scelto di partecipare ad uno dei reality più seguiti nel nostro paese: L'Isola dei famosi, comunicando la notizia sui suoi canali social.

La giovane tuttavia non è stata esente dalle critiche, finendo per essere presa di mira da chi l’ha accusata di ricercare visibilità. La risposta della giovane non è tardata ad arrivare: «Se nasci da una stella triste, tu devi e puoi essere solo questo per le persone. Puoi essere solo le tue cicatrici e la tua sofferenza. Là fuori ci sono molte ragazze, donne, ragazzi e uomini che portano avanti la loro battaglia in maniera silenziosa, che noi nemmeno conosciamo e far loro credere che la sofferenza che stanno vivendo oggi è la stessa con cui si dovranno approcciare poi tutti i giorni è un messaggio sbagliatissimo. Io sono stata etichettata per tantissimi anni da un uomo e non intendo assolutamente farmi etichettare dalla società».

A prescindere dai giudizi, la partecipazione di Chiara Balistreri è da considerarsi importante.

I reality infatti vengono da sempre considerati emblema della “tv spazzatura” - quella televisione di cui si sente la necessità quando si vuole “spegnere il cervello” nei confronti della realtà circostante - e proprio per questo vengono spesso erroneamente esonerati dal divenire portavoce di messaggi importanti.

Così facendo tuttavia stiamo perdendo delle importanti possibilità di crescita. Se scegliessimo invece di apprezzare la partecipazione di personaggi come Chiara, potremo invertire questa chiave di interpretazione, rendendo i reality non più luogo del trash più becero, ma anche luoghi in cui si può coniugare l’intrattenimento con dei messaggi socialmente impegnati, facendoli entrare nelle case degli italiani in un modo capillare che, la si apprezzi o no, solo la pop culture (la cultura popolare) può permettere.