La star del baseball Rodriguez (ex della Lopez) punta alle figurine Panini
L’ex stella statunitense del baseball, Alexander Emmanuel Rodriguez, uno dei più famosi e pagati campioni della storia dello sport a stelle e strisce, noto con il soprannome di 'A-Rod’, ha acceso un faro sulle figurine Panini. La spac Slam Corp, fondata dalla sua società di investimento, la A-Rod Corp, assieme all’hedge fund Antara, starebbe infatti discutendo una fusione con lo storico gruppo italiano di proprietà della famiglia bolognese Baroni e dell’ad, Aldo Hugo Sallustro.
La due diligence, secondo le indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg, sarebbe in corso e si parlerebbe di una valutazione non inferiore ai 3 miliardi di dollari (2,54 miliardi di euro). Se l’operazione dovesse andare in porto Panini si fonderebbe con Slam Corp, trovandosi automaticamente quotata sul Nasdaq di New York, dove la spac è approdata lo scorso febbraio. In ipo Rodriguez e soci hanno raccolto 575 milioni di dollari da destinare allo shopping nei settori dello sport, dei media, dell’entertainment, del benessere e della tecnologia.
A-Rod, 45 anni, newyorchese di origini domenicane, è noto alle cronache anche per essere stato per quattro anni il fidanzato di Jennifer Lopez, con cui si è lasciato ad aprile, ma con cui continua a condividere investimenti e affari. Il suo esordio in Major League, a soli 19 anni, risale al 1994, e nel 2004 è approdato nei New York Yankees di cui è stato una bandiera fino al 2017, quando ha appeso le scarpe al chiodo, dopo 22 stagioni di militanza nel campionato professionistico Usa e tre riconoscimenti come miglior giocatore. Grazie a contratti principeschi - come il decennale da 275 milioni di dollari accordatogli dagli Yenkees - si è trasformato in un facoltoso business man, accreditato da Forbes di un patrimonio personale di oltre 400 milioni di dollari, investito in gran parte in proprietà immobiliari e società tecnologiche. A-Rod sta inoltre cercando di rilevare la squadra di basket dei Minnesota Timberwolves, in un’operazione da 1,5 miliardi di dollari, dopo aver mancato la corsa ai New York Mets.
Il dossier Panini sta circolando da diversi mesi sul tavolo di fondi di private equity come Eqt, Carlyle, Kkr e Advent. La proprietà, affidatasi all’advisor Lincoln International, vorrebbe spuntare una cifra compresa tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro, pari a 13-15 volte i 230 milioni dell’ebitda 2020. Il gruppo lo scorso anno avrebbe realizzato oltre 800 milioni di euro di ricavi, in crescita rispetto ai 676 milioni del 2019 ma meno del record di 939 milioni segnato nel 2018, anno dei mondiali di Russia. La richiesta avrebbe raffreddato l’interesse dei fondi e potrebbe essere ridimensionata nell’ambito di una transazione che aprirebbe l’azionariato di Panini agli investitori americani. Da Modena, sede dell’azienda, hanno preferito non commentare le indiscrezioni.