Novara e impresa Civitanova: due Champions vinte, l'Italia sul tetto d'Europa del volley
3-1 contro la corazzata Kazan (quattro edizioni consecutive vinte): la Lube Civitanova ha vinto la Champions league di volley. Addirittura in rimonta, avendo perso il primo set 25-16 (gli altri vinti 25-16, 25-12 e 25-19). Dopo lo scudetto vinto a Perugia, la squadra di De Giorgi sul tetto d'Europa coronando una stagione magica. In precedenza La Igor Gorgonzola Novara aveva vinto la Champions donne. Nella finale tutta italiana disputata a Berlino contro l’Imoco Conegliano le ragazze di Massimo Barbolini hanno battuto le avversarie per 3-1 (25-18, 25-17, 14-25, 25-22) nella ripetizione della finale scudetto, che aveva invece visto vincere il club veneto.
Per le piemontesi, trascinate da Paola Egonu, si tratta del primo successo continentale nella loro storia (per Francesca Piccinini è il 7/o sigillo personale), centrato peraltro al primo colpo dato che mai prima d’ora erano arrivate a giocare l'atto conclusivo della massima competizione per club. Il match è stato meritato in virtù dei valori espressi oggi in campo con le campionesse d’Italia quasi mai in grado di opporsi alle piemontesi, vogliose di rivalsa dopo aver ceduto il titolo nazionale poco più di dieci giorni fa. E’ un record anche per coach Barbolini, capace di vincere la massima competizione europea alla guida di quattro squadra diverse: Matera, Perugia, Casalmaggiore e oggi Novara.
Per l’Imoco Volley Conegliano si tratta del terzo piazzamento consecutivo dopo il secondo posto del 2017 e il terzo del 2018. (ANSA).
Settimo titolo per la Piccinini
Se per la Piccinini si tratta del 7/o trionfo, per il coach Barbolini è il quarto. «Si trattava di una sfida molto complicata - esordisce il tecnico a fine match - L'applauso va alle ragazze, oggi sono state strepitose. Avevamo abbassato la testa nella finale scudetto, qui l’abbiamo rialzata. Questo è un gruppo che ha lavorato nove mesi insieme, chiudere in questa cornice con la conquista della Champions League è fantastico. Sono orgoglioso di questo successo, perchè è il mio quarto con quattro squadre diverse e perchè Novara teneva molto a questa vittoria». «Ci credevo tantissimo, ero sicura della forza che ha questa squadra - racconta una commossa Francesca Piccinini -. Oggi abbiamo dimostrato che non siamo quelle della Finale Scudetto. Vincere qui a Berlino, dove 17 anni fa ho gioito per il Mondiale, è un’emozione unica».
«Felicissima» anche la Paola Egonu, top scorer della partita: «Portarci questa Coppa a casa è stata un’impresa. Sono contenta: questa era l’ultima cosa da fare prima di andarmene da Novara, vado via a testa alta. Grazie alla mia squadra, a Francesca Piccinini e a tutti quanti»