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Pentathlon: addio equitazione, arriva la corsa a ostacoli

Una «corsa a piedi ad ostacoli» verrà testata fin da quest’anno per sostituire la prova di equitazione del pentathlon moderno, che verrà cancellata dopo la fine dell’Olimpiade di Parigi 2024.
Adesso è ufficiale, lo ha annunciato la federazione mondiale di questo sport (Uipm), che è una delle discipline, assieme a sollevamento pesi e pugilato che, al momento, non faranno più parte del programma dei Giochi a partire da Los Angeles 2028, a meno che non mettano mano, come ha stabilito il Cio, a profonde riforme.
Quali siano le modalità di questa «corsa a piedi ad ostacoli" non è stato specificato, ma dovrebbe essere simile a un 'percorso da combattimentò non meglio identificato. Comunque a breve sarà possibile farsi un’idea, perchè la Uipm ha precisato che «i test cominceranno immediatamente dopo la finale della Coppa del Mondo di pentathlon 2022 ad Ankara, prevista per la fine di giugno».
Questa necessità di cambiare il quinto sport che finora, assieme a scherma, tiro a segno, corsa e nuoto, costituisce il pentathlon moderno, deriva dal clamore sollevato ai Giochi di Tokyo dalla vicenda Saint Boy, dal nome del cavallo che la tedesca Annika Schleu e la sua allenatrice avevano maltrattato durante l’Olimpiade. La Schleu era in testa alla gara femminile ma aveva avuto difficoltà a controllare il cavallo che, da regolamento, le era stato assegnato tramite sorteggio. L’animale si era rifiutato di saltare un ostacolo, e la tedesca, incitata dalla ct della Germania Kim Reisner, lo aveva colpito con frustate e speronate per costringerlo a saltare. La stessa Reisner aveva poi 'schiaffeggiatò il cavallo, le immagini erano diventati virali e l’allenatrice tedesca era stata espulsa dai Giochi per crudeltà verso gli animali.
Il Cio, per far cessare le polemiche, aveva successivamente stabilito che il pentathlon dovesse riformarsi, ed escluso questo sport dai Giochi a partire dal 2028. Con la possibilità di essere riammesso nel corso della sessione del Cio stesso del 2023, a patto che, nel frattempo, abbia fornito le garanzie richieste e provveduto a riformarsi sostituendo la prova di equitazione.