atletica leggera
Al via i Mondiali, tocca subito a Tamberi e Jacobs
Da Tokyo a Eugene, sognando un’altra estate magica. A un anno dalle Olimpiadi che regalarono cinque medaglie d’oro, l’atletica italiana vola in Oregon alla ricerca di altre imprese nei Mondiali di Eugene che scatteranno domani ad Hayward Field, per concludersi il 24 luglio. Sessanta gli azzurri al via e gli occhi non possono che essere puntati sui protagonisti dei Giochi giapponesi, da Marcell Jacobs a Gimbo Tamberi passando per la 4X100 e Massimo Stano, che dopo l’oro olimpico nella 20 km di marcia punta quello iridato nella 35 km. Non ci sarà invece Antonella Palmisano, che già lo scorso aprile aveva annunciato il forfait per un problema all’anca. Poco male, comunque, perchè le frecce all’arco sono tante e già domani saranno di scena i due protagonisti più attesi, Tamberi (qualificazioni del salto alle 19.10 italiane, finale poi nella notte fra lunedì e martedì) e Jacobs, in pista sui 100 alle 3.50 nostrane per le batterie. Un’ora dopo si assegnerà il primo titolo di questa edizione, quello della staffetta mista 4X400. "È un Mondiale complesso - avverte il dt azzurro Antonio La Torre - Ci siamo arrivati con qualche acciacco di troppo ma ciò che mi aspetto da molti dei ragazzi è vedere se le posizioni che hanno raggiunto nel ranking mondiale, alcune molto intriganti, si trasformeranno in risultati in gara".
Anche la marcia di avvicinamento di Tamberi è stata contraddistinta da qualche guaio fisico "ma con la maglia azzurra addosso mi trasformo e non sento più nulla, nemmeno il fastidio che mi ha accompagnato in queste settimane alla gamba di stacco. Ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro". Nemmeno la recente vicenda legata al padre-allenatore (divorzio tecnico poi sospeso per l’intervento del presidente federale Stefano Mei) lo distrarrà: "Non mi risulta ci siano state liti familiari, anzi. Quello che è successo al momento non è nei miei pensieri, a Eugene mi seguirà mio padre, come previsto. Gli avversari? Soprattutto il coreano Woo, i due statunitensi Harrison e McEwen, sono loro quelli che hanno fatto meglio quest’anno". Guardando fuori dai nostri confini, saranno tante le stelle a brillare nel cielo di Eugene: da Elaine Thompson-Herah, che sogna una nuova doppietta 100-200 dopo Rio e Tokyo, alla regina dei 400hs Sydney McLaughlin, passando per l’ultima recita di Allyson Felix, Faith Kipyegon nei 1500, Mondo Duplantis a caccia di un nuovo record nell’asta, Neeraj Chopra nel giavellotto, i norvegesi Jakob Ingebrigtsen nei 1500 e nei 5000 e Karsten Warholm nei 400hs e il re del mezzofondo Joshua Cheptegei.