Ginnastica artistica
Abusi sulle atlete, la Federazione si costituirà parte civile (se si arriverà a un processo)
La Federazione ginnastica si costituirà parte civile, nei casi in cui venissero accertate responsabilità individuali in sede giudiziaria, per le denunce di abusi psicologici subite da tecnici presentate da diverse atlete. Lo ha deciso un direttivo straordinario della Fig, come segno di «vicinanza alle ginnaste e di ferma volontà di fare chiarezza». Il presidente, Gherardo Tecchi, e il direttivo hanno anche votato all’unanimità la convocazione di un’assemblea straordinaria con tutti i direttori tecnici, i team manager e direttori dei centri federali per varare «nuove e stringenti modalità di comportamento a salvaguardia degli atleti».
Il consiglio direttivo della Federazione Ginnastica, sottolinea una nota della Fgi, «riunito oggi in seduta straordinaria a Roma e si è aperto con le parole commosse del presidente, Gherardo Tecchi, che ha espresso dispiacere per la sofferenza che sta emergendo in questi giorni e la piena vicinanza alle ginnaste che stanno raccontando il loro disagio».
«Tecchi - prosegue la Fig - le ha poi ringraziate per aver sollevato attenzione su un tema importantissimo per la federazione, quello della salute psicofisica delle atlete che viene prima dei risultati sportivi, perchè non ci può essere gioia per le vittorie senza il benessere delle atlete. Ha ribadito l’impegno della federazione a salvaguardia della salute delle ginnaste e dei ginnasti dotandosi, sin già dallo scorso gennaio, di un Safeguarding office, un centro all’avanguardia nato per fornire ascolto psicologico e assistenza legale alle atlete, agli atleti e alle loro famiglie che si aggiunge alle molteplici altre azioni concrete finalizzate alla diffusione di buone pratiche nell’allenamento, di formazione dei tecnici e orientamento al cambiamento culturale».
Ma considerata la «gravità della situazione», il presidente e il direttivo «hanno deliberato all’unanimità la convocazione di un’assemblea straordinaria con tutti i direttori tecnici, i team manager e direttori dei centri federali affinché adottino tutti nuove e stringenti modalità di comportamento a salvaguardia degli atleti. Inoltre la federazione - conclude la nota -, nei casi nei quali venissero accertate responsabilità individuali in sede giudiziaria, si costituirà parte civile a riprova della vicinanza alle ginnaste e la ferma volontà di fare chiarezza».