Ciclismo
Milano-Sanremo: vince Van der Poel. Ganna secondo
Il sigillo di Mathieu Van der Poel sulla Milano-Sanremo. Dopo il terzo posto conquistato lo scorso anno, il 28enne olandese della Alpecin-Deceuninck riesce a mettere in bacheca la 114ª edizione della Classicissima di Primavera, la terza monumento della sua illustre carriera dopo due Giri delle Fiandre (2020 e 2022).
Buon sangue non mente: nonno Raymond Poulidor era riuscito nell’impresa nel 1961, il fuoriclasse Oranje dopo un allungo, decisivo, sul Poggio, per poi affrontare in solitaria la discesa e presentarsi sul tragurdo storico di via Roma, dopo 294 chilometri scoccati dall’inedita partenza di Abbiategrasso, in perfetta solitudine. "Era una delle corse che volevo vincere a tutti i costi, sapevo che avrei dovuto essere al massimo per riuscirci", il commento a caldo di Van der Poel, che con il suo 41º centro in carriera succede nell’albo d’oro della Sanremo allo sloveno Matej Mahoric. E ancora: "Una vittoria speciale in una gara speciale, un traguardo su cui tutti vogliono trionfare. Non mi stavo nascondendo alla Tirreno-Adriatico, non ero sullo stesso livello degli altri. Con il team ci siamo allenati bene in settimana e oggi i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro eccellente. Festeggeremo a dovere questo splendido risultato".
La corsa, dopo i Capi di Mele, Cervo e Berta, e la salita della Cipressa, si scalda davvero sul Poggio. Ed è qui che Filippo Ganna dimostra di avere tutte le qualità per essere competitivo in una gara del genere. Quando l’Uae Emirates si muove per favorire Tadej Pogacar, il "signore delle crono" griffato Ineos-Grenadiers non si fa trovare impreparato ed anzi sembra avere una marcia in più. Van der Poel, almeno nell’occasione, gli è superiore ma "Top Ganna" scollina alla grande e poi batte, nella volata per la piazza d’onore, proprio Pogacar.
"Un grazie alla squadra, mi ha supportato per tutta la giornata. La differenza è stata in discesa, ho messo insieme i numeri migliori della mia carriera ma non posso rimproverarmi nulla", le parole del piemontese, olimpionico su pista a Tokyo. Che ha davanti tutta una stagione per provare a mettere il cappello su una grande classica.