Con la boxe s'impara a rispettare gli altri
La «Noble art» fa breccia nei cuori dei ragazzi dell’Ipsia Primo Levi. È, infatti, arrivato al quinto appuntamento il progetto «Play Boxe» organizzato in sinergia tra il Comune di Parma, Boxe Parma, Kld Saracca e la professoressa Lucia Balzani, docente della classe 1ªD dell’Istituto professionale.
«C’è stata segnalata dall’amministrazione comunale - ha spiegato Pasquale Garzilli, promotore dell’iniziativa insieme a Michele Guareschi - la presenza di numerosi casi di bullismo nelle scuole, non solo fra gli studenti ma anche con contatti esterni».
L’obiettivo di questo ciclo di incontri è quello di trasmettere agli studenti valori come il rispetto per l’avversario, la disciplina e il controllo dell’aggressività, che la Boxe incarna da sempre, da qui l’appellativo di «Arte nobile», chiamata così per la prima volta dal pugile James Figg.
«L’aspetto tecnico e sportivo è soltanto una parte di queste lezioni - ha continuato Garzilli -. Il nostro focus è quello di fornire ai ragazzi pillole educative. Confrontarsi e rispettare l’altro sono le basi di questo sport».
Le lezioni prevedono una prima parte dedicata al riscaldamento, esercizi per la tecnica ed infine delle riprese di boxe pilotate dagli istruttori. Alla fine di ogni incontro allo studente che ha dimostrato di essere stato il più bravo, sia dal punto di vista sportivo che educativo, viene assegnato un premio, che può essere un profumo o un bagnoschiuma. «Alla fine di ogni manifestazione di pugilato c’è sempre l’abbraccio tra i due partecipanti - ha concluso Garzilli -. Noi mettiamo l’accento su questa parte della competizione che enfatizza l’aspetto ludico disciplinare di questo sport». «I ragazzi, oltre alle 10 lezioni che svolgiamo a scuola, avranno la possibilità di venire gratuitamente in palestra da noi alla Boxe Parma - ha detto Guareschi -. L’obiettivo è fare in modo che siano impegnati e che anche chi non fa sport abbia la possibilità di fare qualcosa, stando lontano dalla strada. Quasi tutti i presenti oggi sono venuti in palestra da noi». Per Peter Palazov, insegnante di educazione fisica dell’Ipsia, uno degli effetti positivi di questa iniziativa è la riscoperta da parte degli studenti del piacere di fare attività motoria. «Questo ciclo di lezioni ha suscitato subito l’interesse dei ragazzi - ha detto Palazov - che sono ritornati a frequentare in numero maggiore le ore di educazione fisica. Affrontando questa attività si sono, inoltre, accorti che questo sport non è soltanto picchiare ma è una scuola di comportamento e disciplina». Ad affiancare gli istruttori era presente anche Enrico Tudisco, studente alla magistrale di Scienze motorie dell’Università di Parma, che ha dichiarato: «L’iniziativa che hanno proposto è volta ad aiutare i ragazzi in un ambiente in cui possono trovarsi a loro agio e divertirsi facendo movimento. È molto importante che capiscano che il pugilato non è soltanto combattimento ma bisogna seguire delle regole, la principale delle quali è il rispetto per l’avversario». Ma cosa ne pensano i ragazzi della 1ªD di questa iniziativa? «Il mio obiettivo è imparare la disciplina- ha detto Daniele -. Il pugilato mi ha sempre affascinato da quando ho visto Rocky. Mi piacerebbe anche iscrivermi in futuro». Jesar, invece, che ha già fatto boxe per tre anni, ha detto: «Con queste lezioni mi aspetto di migliorare la mia tecnica ma anche di crescere dal punto di vista della mia maturità». «È la prima volta che faccio allenamenti di pugilato ma mi sto trovando molto bene, mi diverto un sacco» ha raccontato Kelvin.