coppa del mondo

Sci: da Livigno a Semmering, fine 2025 con i giovani talenti azzurri

Ultime gare di Coppa del mondo del 2025, che per gli uomini si chiude domani a Livigno con un superG, mentre le donne sono a Semmering, in Austria, per un fine settimana con gigante e speciale. L’Italia manderà in pista nuovi e freschissimi talenti come l’altoatesina Anna Trocker e l'attesissima napoletana Giada D’Antonio, 16 anni.

La tappa di Livigno é un debutto in coppa del mondo su un tracciato ad alta quota tutto da scoprire. E’ la pista Li Zeta con un tratto iniziale di avvio scorrevole per arrivare a due muri con relativo salto intervallati da una non facile traversa. Una gara tecnica e non molto lunga.

Reduce dalle splendide tre gare di Val Gardena con altrettanti podi, l’Italia é non solo alla ricerca di conferme, ma anche del primo successo stagionale dei suoi velocisti, a partire dal leader Dominik Paris. Oltre all’altoatesino, il dt Max Carca ha convocato per la gara Marco Abbruzzese, Benjamin Alliod, Guglielmo Bosca, Mattia Casse, Giovanni Franzoni, Christof Innerhofer, Max Perathoner e Florian Schieder. E gli azzurri, dopo la prima ispezione, sono fiduciosi. «E' una pista che mi piace - è il commento di Franzoni che proprio in superG in Val Gardena ha conquistato il primo podio della carriera -. C'è una bella neve, forse un pelo aggressiva come in Nord America, viste le temperature di questi giorni. Il salto è corto, ma è una pista che mi piace. Mi aspetto distacchi ridotti proprio per la tipologia della neve e per la difficoltà tecnica non altissima. Sarà un superG molto divertente da sciare».

Mattia Casse prevede una classifica stretta, sul filo dei centesimi: «E' un tracciato molto tecnico, dove immagino saremo tutti attaccati. Sarà comunque una gara sprint e non ci sarà tanto da guardarsi intorno. Sarà da attaccare. Mi aspettavo un fondo un pò più di duro». Il n. 1 azzurro, Dominik Paris, si aspetta invece una gara forse più favorevole ai gigantisti che ai velocisti. Molto dipenderà dunque dalla tracciatura. «Penso che potrebbe essere una bella gara, bisognerà stare attenti a non incidere troppo con le lamine. Credo che chi è più abituato al gigante possa essere più avvantaggiato su questo tipo di pista - dice Paris - La mia speranza è che anche noi italiani potremo dire la nostra: sono abbastanza tranquillo, mi diverto a sciare e la parola d’ordine é : non fare errori».

Ma é nelle due gare femminili - soprattutto lo speciale, in cui l’Italia é da tempo molto debole - che i tecnici azzurri hanno deciso di giocarsi nuove carte mandando in pista per la prima volta in cdm talenti giovanissimi. Il direttore tecnico, Gianluca Rulfi, ha infatti convocato per il gigante non solo Sofia Goggia, Asja Zenere, Lara Della Mea, Ilaria Ghisalberti, Giorgia Collomb, Alice Pazzaglia e Ambra Pomarè (che torna sul circuito maggiore a distanza di quasi due anni) ma anche la debuttante altoatesina Trocker, fresca 17enne appartenente al gruppo giovani. Nello speciale invece gareggeranno non solo Della Mea, Collomb, Martina Peterlini, Emilia Mondinelli, Beatrice Sola, Giulia Valleriani ma anche l’altra attesissima debuttante D’Antonio. Cresciuta nello Sci Club Vesuvio, Giada ha avuto risultati eccellenti tra i giovanissimi.

Per coltivare la passione per lo sci si é così trasferita in Trentino con la mamma colombiana e vive a Predazzo. Si allena con la squadra giovani ed ora per lei é arrivato il momento di mettersi alla prova con le grandi di uno sport che ha sempre ammirato. Talenti precoci in coppa del mondo anche se rari ce ne sono sempre stati. Saperli riconoscere e farli emergere ma soprattutto crescere bene senza mandarli allo sbaraglio e magare bruciarli é arte non facile. In coppa del modo l’esempio più recente é quello di Lara Colturi, torinese e figlia di Daniela Ceccarerelli, oro a Salt Lake, mandata in gara a 16 anni e prestissimo vincente. Ma per l’Albania.