Ferrarini rende omaggio a Leo Nucci

Stefania Provinciali

Il  10 ottobre, giorno in cui nel 1813 nacque Giuseppe Verdi, Leo Nucci salirà ancora una volta sul palcoscenico del Teatro Regio per salutare definitivamente, in una serata di gala, il pubblico parmigiano. Una giornata in cui non solo la voce del celebre baritono sarà protagonista. Alle 12, infatti, nel foyer del teatro si inaugurerà la mostra dedicata ai ritratti di Leo Nucci, sulla scena e nella vita, realizzati dall’amico Vittorio Ferrarini che gli ha dedicato una vera e propria galleria di quadri. 

Ad accogliere il pubblico, all’ingresso, il dipinto di Nucci nelle vesti di Rigoletto, magistralmente interpretato in tante rappresentazioni, e poi «I due Foscari», altra opera che lo ha visto protagonista, accanto ai ritratti dove il volto e gli occhi del baritono, così espressivi, così istrionici, sono testimonianza di una pittura tutta volta a cogliere l’animo del ritrattato, le sue passioni in scena, le sue attenzioni nella vita. 
C’è lo sguardo personale del pittore parmigiano legato all’osservazione, ma anche la voglia di andare oltre la trasposizione dell’immagine sulla  scena per cogliere la realtà di gesti, espressioni, pensieri.

Esposte sei tecniche miste nel foyer e una all’ingresso della sala con una sorpresa, un dipinto raffigurante un Giuseppe Verdi di profilo, firmato Puanera, appartenente alla collezione Ferrarini che ritrae il maestro come in una incisione del bolognese Ernesto Ballarini. Siamo nell’ultimo decennio dell’Ottocento e compaiono in quegli anni immagini di Verdi in una posa simile, seppur con alcune varianti, su diverse riviste e in una foto datata 1891. Una chicca che non mancherà di coinvolgere non solo gli appassionati in attesa del grande recital verdiano. Leo Nucci sarà presente all’inaugurazione della mostra.