Valmozzola

Si è riattivata la frana di Lamino e fa paura: "minaccia" una strada, un allevamento rischia l'isolamento. Il sindaco Alzapiedi: "Nelle ultime 22 ore ha percorso 40 metri"

Nella zona di Valmozzola si è riattivata la frana di Lamino, che minaccia la viabilità comunale e la statale di Fondovalle taro. E c'è un grande allevamento 600 capi bovini rischia di restare isolato.
Già tra il 2010 e il 2014 lo smottamento aveva causato danni, da alcuni giorni si è rimesso in moto, continui i sopralluoghi dei tecnici comunali e dei professionisti dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione civile dell’ambito di Parma.
Il sindaco di Valmozzola Claudio Alzapiedi spiega: «Nelle ultime 22 ore la frana ha percorso 40 metri, contiamo che nel giro di qualche giorno raggiungerà la strada comunale di Lamino e poi la statale 308, ci preoccupa molto perché nella zona c'è un allevamento per la produzione di parmigiano reggiano, l’unica strada per l’approvvigionamento del fieno, dei mangimi e il trasporto del latte è quella che verrà interessata appunto dallo smottamento».
La colata di terra nelle ultime ore ha sradicato alcuni dei picchetti piantati per monitorare il suo avanzamento. Si teme per la stalla ma non solo: «a monte di questa frana abbiamo anche delle infrastrutture idriche che riforniscono due frazioni» aggiunge il primo cittadino. Nelle prossime ore sono previste nuove verifiche ma il quadro è molto complesso: se la frana dovesse raggiungere la statale di Fondo Valle Taro il rischio è un blocco alla viabilità tra pianura e alta Val Taro.
Sulla frana è intervenuto anche Andrea Massari: consigliere regionale e vicepresidente della commissione regionale territorio: 
 «La grande frana che minaccia Valmozzola, minaccia la viabilità e l'esistenza di una azienda agricola è un monito che non possiamo ignorare: l’Appennino va curato. In questi giorni il Governo prova ad approvare una legge che sembra una presa in giro per la montagna e che di fatto eliminerà il 40% dei Comuni dell’Appennino dalla lista dei Comuni montani, riducendo risorse e attenzione proprio dove servono di più. La colata di terra avanza verso la strada comunale di Lamino e la statale 308, mettendo a rischio un allevamento con 600 capi bovini, cuore della produzione di Parmigiano Reggiano. Non è solo una questione locale: è il futuro di intere filiere e comunità. Le strade che collegano aziende straordinarie devono essere mantenute aperte e sicure, e i sindaci – come quello di Valmozzola – vanno sostenuti con mezzi e fondi adeguati. Difendere la montagna significa difendere lavoro, identità e qualità che rendono grande l’Italia. Ogni scelta che riduce attenzione e investimenti su questi territori è una scelta contro il Paese.»