VIAGGI

Emirati, il fascino dell'eccesso

Luca Pelagatti

Da quelle parti l'inverno è meglio. Si, perché chiunque abbia per caso visitato la penisola arabica durante l'estate ha scoperto, a proprie spese, che con le massime ben oltre i 40 gradi si può fare una sola cosa: stare al chiuso con l'aria condizionata.
Ma dall'autunno in poi la fornace smette di ardere e Dubai diventa un luogo da scoprire. Magari prima delle feste di fine d'anno che fanno esplodere i prezzi.
Ecco allora che arriva il momento giusto per andare a scoprire la più celebre delle città degli Emirati Arabi, un luogo con una breve storia ma che punta ad un lungo futuro. Fondato sulla ricetta forse non troppo elegante ma di certo efficace: esagerare.
Qui tutto è fuori scala, da record. Il grattacielo più alto, il centro commerciale più sterminato, la pista da sci nel luogo più caldo. Insomma, se non è «più» non interessa.
Ma cosa fare, cosa vedere e dove andare? Ecco una piccola guida dei suoi quartieri e delle sue attrattive. Ben sapendo che, presto, ne arriverà una ancora più eccessiva. E allora vale la pena di partire da dove tutto ha avuto inizio: Deira.
Questo quartiere, certo diverso da quello iconico dei grattacieli, presenta Dubai come era. Lungo il Dubai Creek, i tradizionali dhow di legno, le barche che da sempre solcano queste acque, vengono caricate e scaricate di continuo per raggiungere porti lontani, dall'Iran al Sudan. Nelle vicinanze, poi, ci sono diversi suq, molto diversi dai luminosi centri commerciali, dove contrattare con i mercati con rituali sempre uguali da generazioni. E poi per una sosta niente di meglio di uno dei piccoli ristoranti della zona dove si mettono in tavola non gli hamburger ma le ricette di India, Siria, Etiopia e Afghanistan.
Se poi volete scoprire il volto più antico di Dubai proseguite di poco e arrivare alla zona storica di Al Fahidi. Qui non ci sono vialoni ma un reticolo di casette restaurate per mostrare come era la città fino agli anni '70. Quando il petrolio trasformò un porto sonnacchioso di pescatori di perle nella capitale del lusso. Camminando qui si vedono ancora una cinquantina di edifici di color sabbia e un piccolo tratto delle vecchie mura oltre a gallerie, caffè e le caratteristiche torri a vento. Quando non esisteva l'aria condizionata era questo il metodo per sopportare il caldo del sole.
Siete stanchi del passato? Nessun problema: il presente e un assaggio di futuro sono poco lontani. Basta infatti passare in quello che viene chiamato Downtown Dubai per fare un balzo nel tempo. Per rendervene conto basta alzare lo sguardo verso il simbolo di Dubai. E' il Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, un missile di 828 metri che domina gli Emirati con due piattaforme di osservazione al 124° e 148° piano. Ma non solo questo: Downtown ospita anche il più grande centro commerciale del mondo oltre ad una serie di altre attrazioni: il denominatore comune è sempre il lusso.
Qui si passa da boutique di grandi stilisti a hotel a 7 stelle, da ristoranti raffinati e bar newyorkesi. E persino le fontane qui danzano al ritmo della musica. Se pensate che saremmo nel deserto capite cosa ci sia dietro tutto questo. Ma è un deserto in riva al mare: ed ecco allora la spiaggia. Per viverla appieno bisogna andare verso il quartiere di Marina e la zona confinante di Jumeirah.
Marina è la nuova icona di Dubai: qui si trova uno dei porti turistici artificiali più ampi al mondo, un lungomare, spiagge e tanti locali e qui si viene per camminare e fare shopping. Insomma, Marina è la destinazione perfetta dalla mattina alla sera: di giorno si prende il sole e la sera ci si rilassa con un cocktail e con il narghilè.
Volete di più? Ecco infatti la zona il cui nome dice tutto: Jumeirah, che in arabo significa «bellissimo». E non c'è altro da dire se non che questa sarebbe la risposta asiatica a Malibu, in California. Ecco allora il Burj Al Arab, l’hotel a forma di vela icona di Dubai, il primo a sette stelle al mondo ma anche la Jumeirah Mosque: è enorme e una delle poche aperte anche ai non musulmani.


Infine, concludiamo nell'isola artificiale che si vede persino dallo spazio: la Palma, l'arcipelago costruito all'inizio del 2000 per allargare le spiagge e lo spazio della città. SI tratta di una serie di isole, che appunto ricordano la forma di una palma, che dovrebbero ospitare oltre 25mila tra residenti e turisti tra case e la trentina di hotel. Il top è l'Atlantis: ci sono suite da 1000 metri quadri, sale sottomarine e un acquario enorme in cui ci si può immergere per nuotare tra squali e mante. I prezzi? Adeguati al luogo. Ma qui siamo a Dubai: tutto è “più”. Ed è questo che lo rende speciale.
 

 INFO 
Come arrivare L’aeroporto internazionale di Dubai è il più importante del Medio Oriente. Nel 2016 ha registrato un traffico di 93 milioni di passeggeri ed è utilizzato da 80 linee aeree. Per raggiungere il centro è disponibile una metro ma è comoda solo se il vostro hotel si trova vicino a una fermata. Le strade da queste parti infatti non sono fatte per camminare anche a causa del clima. Per raggiungere il centro dall'aeroporto, normalmente si prende un taxi: per arrivare a Jumeirah si spende un po' meno di 30 euro.
Gli hotel Dubai è una città di eccessi ma gli hotel, in proporzione, risultano avere un buon rapporto qualità/prezzo e sono quasi sempre nuovi e confortevoli. Soggiornando in zone quali Deira e Bur Dubai si possono trovare hotel validissimi con camere doppie a prezzi contenuti mentre la zona più cara è quella di Dubai Marina dove i prezzi salgono, ma senza diventare proibitivi.