viaggi
La fenice polacca: scoprire Varsavia
Varsavia è rinata dopo la guerra
Avete voglia di un weekend all'estero ma non sapete decidervi sulla meta? Beh, semplice: prendete spunto dalla classifica stilata dal sito European Best Destination e partite per Varsavia. Si, perchè è la proprio la capitale polacca la città scelta come meta imperdibile per il 2023. Un riconoscimento che premia una destinazione «dinamica e vivace, bella e accogliente, verde e perfetta per dei city break in famiglia o fughe romantiche a due: la migliore destinazione europea del 2023 che affascina per il brillante connubio tra antico e moderno, pur rispettando in pieno le tradizioni».
Un descrizione entusiastica che stride e non poco con quanto scritto dal generale americano Dwight Eisenhower che arrivò a Varsavia subito dopo la Seconda guerra mondiale: «Ho visto molte città distrutte, ma da nessuna parte ho dovuto affrontare una tale distruzione». Sepolta sotto venti milioni di metri cubi di macerie, la città era in frantumi; oltre la metà della popolazione era stata uccisa e l'85% della città rasa al suolo. La Città Vecchia era stata colpita con particolare efficienza nazista, e quando l'Armata Rossa attraversò il fiume era poco più di una terra desolata fumante.
E allora? Cosa è successo da allora? E' accaduto che il Capital Reconstruction Bureau scelse di ricostruire il centro storico, un processo scrupoloso che sarebbe durato fino al 1962. Utilizzando schizzi, dipinti e fotografie prebellici, il centro fu ricostruito con cura maniacale. E tutta la Polonia diede una mano: a Stettino, ad esempio, furono demoliti molti edifici storici per «donare» 27 milioni di mattoni al programma di ricostruzione di Varsavia così come Wrocław che a un certo punto spedì a Varsavia l'incredibile cifra di un milione di mattoni al giorno.
Il risultato è sorprendente: la parte centrale è un gioiello perfettamente ricostruito, un labirinto di tortuose strade acciottolate su cui si affacciano palazzi eleganti e che si aprono all'improvviso in piazze piene di charme. Insomma, una specie di finestra spalancata sul «c'era una volta» dei giorni d'oro di Varsavia risorta dalle sue ceneri che è stata persino scelta dall'Unesco tra i Patrimoni dell'Umanità.
E allora andiamo a scoprire questa fenice risorta dalla guerra: il punto di partenza è senz'altro la piazza della Città Vecchia: è certamente la più bella di Varsavia e probabilmente anche la più antica. E' circondata da 40 palazzi che miscelano elementi rinascimentali, barocchi, gotici e neoclassici e al centro spicca la statua di Syrenka, la feroce sirena che brandisce una spada divenuta simbolo della città; in inverno si trova una pista di pattinaggio ma in ogni stagione è affollata di gente: e i bar e i ristoranti che la circondano sono ottimi posti per fermarsi a guardare e farsi guardare. Dopo la pausa la prossima meta è il Castello reale che, solo una torre di legno nell'antichità, crebbe sino all'attuale maestosa apparenza: e fu qui che nacque la Costituzione del 3 Maggio nel 1791, la prima in Europa e la seconda nel mondo.
Atttualmente è un museo con una ricca collezione con molti quadri di Rembrandt e di Canaletto. A quest’ultimo Varsavia deve molto in quanto le sue vedute della città hanno costituito un importante punto di riferimento per la ricostruzione dopo la guerra. Proseguendo poi si imbocca quella che è chiamata la Strada Reale, un percorso di alcuni chilometri che attraversa tutta Varsavia, dalla Città Vecchia e il Castello Reale fino al parco di Łazienki Królewskie e al Palazzo del Belvedere. Lungo il tragitto ci sono buona parte delle chiese storiche della capitale ma anche antichi palazzi tra ui la sede dell’Università di Varsavia e dell’Accademia Polacca delle Scienze con la statua di Niccolò Copernico. Si arriva poi a Nowy Świat, il tratto principale del Tragitto Reale, con numerosi negozi eleganti, librerie, caffè e ristoranti che sfocia in Aleje Ujazdowskie, la più bella strada di Varsavia con gli splendidi edifici delle ambasciate,l’orto botanico e il parco di Łazienki Królewskie. Qui potete fermarvi o salire in alto. Il punto migliore per avere una vista d'insieme è il palazzo della Cultura e della Scienza, un brutto grattacielo di 234 m di altezza costruito secondo i canoni del realismo socialista. La vista è impagabile: anche perché come dice la gente di qui quello è l'unico punto da cui lo stesso palazzo non si scorge. E Varsavia, la città rinata, mostra il volto migliore.
Idee
Da sapere
Come arrivare
Il modo migliore per raggiungere Varsavia è ovviamente l'aereo: ci sono molte compagnie low cost che collegano l'Italia con l'aeroporto Chopin. Dallo scalo si prende il treno che in soli 20 minuto porta nel cuore della città.
La vita serale
La vita notturna di Varsavia è esplosa in questi anni e la città offre tantissimi locali di ogni genere. Una zona da visitare è il distretto di Praga, un quartiere industriale riqualificato dove numerosi bar hanno preso il posto di vecchie fabbriche.