inserto mode&modi - viaggi
Modernità danese: un weekend d'estate ad Aarhus, tra vichinghi e sogni di archistar
Il caldo sta arrivando, cresce la voglia di cambiare clima e andare oltre il solito fine settimana di crema solare, spiaggia, fritto misto? Si può fare, e senza troppa fatica. Con la garanzia di una scoperta. E se non ci credete date ascolto alla rivista Time che tra i «World's Greatest Places» del 2023, ovvero i posti da non perdere, ha inserito la citta di Aarhus (www.visitaarhus.com). Già, ma dove è? E perché andarci? La risposta è facile: Aarhus è la seconda città più grande della Danimarca (www.visitdenmark.it), sulla costa orientale della penisola dello Jutland, è stata Capitale europea della cultura, è ritenuta una tra le città più sostenibili al mondo e offre la possibilità di scoprire un contesto dove storia, natura, arte e cibo si mescolano. In un modo molto diverso da quello a cui siamo abituati noi.
Prima di tutto, però, un salto indietro: la città, grazie ad un porto naturale venne fondata dai vichinghi e fino al Medioevo crebbe per importanza ma se oggi venite qui per trovare resti di quel tempo forse resterete delusi: la Danimarca ha solide basi nel passato ma guarda al futuro. E si vede. Se proprio volete capire come era vivere qui prima della modernità immergetevi nel Den Gamle By, il più grande museo all'aperto d'Europa, nato all'inizio del 1900, dove si cammina tra decine di antiche case provenienti da tutta la Danimarca (sono state smontate e trasportate qui) per dare la possibilità di capire come era vivere ai tempi di Hans Christian Andersen. Le case sono visitabili anche all'interno e per i danesi è una specie di oggetto di culto: ogni anno arrivano oltre 3 milioni e mezzo di persone.
Ma dopo un doveroso omaggio allo Jutland di ieri ecco le vere sorprese. In chiave ipermoderna. Per capirlo è sufficiente andare verso il mare e entrare in Aarhus Ø. Era uno scalo per container: ora è un nuovo quartiere modaiolo e sorprendente dove si mescolano zone residenziali, palazzi progettati da archistar e spazi per il tempo libero. Il tutto con quella libertà molto scandinava da cui avremmo spesso parecchio da imparare.
Così, se sullo sfondo spicca un palazzo che pare un iceberg - e i pinnacoli dei tetti si alzano e si abbassano creando l'esperienza di una cattedrale di ghiaccio - poco lontano si trova un faro che, in realtà, è un condominio. Doveva essere il più alto della Danimarca: non lo è diventato ma di certo è uno dei più iconici. Volete riposarvi? Nessun problema: c'è anche l'Harbour Bath, un complesso galleggiante triangolare progettato dal famoso architetto Bjarke Ingels Group BIG che comprende una piscina rettangolare lunga 50 metri, una piscina circolare per tuffi, vasche quadrate per bambini e due saune. Nelle giornate di sole è pieno di vita e di gente.
Diversa fruizione, ma analoga emozione, la regala l'ARoS Aarhus Kunstmuseum, il museo d'arte che si presenta come un monolito di mattoni rossi di nove dove sono in mostra opere di una ricca collezione di arte contemporanea. La ciliegina sulla torta del museo è il Your Rainbow Panorama, una passerella panoramica a 360 gradi che offre viste della città attraverso i suoi pannelli di vetro in tutte le sfumature dell'arcobaleno. Altre due tappe da non perdere sono poi il Randers Kunstmuseum, uno spazio che raccoglie opere importanti dei protagonisti dell'arte danese degli ultimi 200 anni e Dokk1, una biblioteca che non è solo una raccolta di libri. Ma piuttosto uno spazio urbano interattivo che incarna il progetto di fare diventare il vecchio porto un luogo di socialità. Ovviamente, in stile nordico. Se però siete stanchi di modernità è sufficiente un'ora di treno per arrivare a Viborg, una città medievale tra le affascinanti del paese e dove la storia è di casa: nella cattedrale sono stati incoronati nel corso dei secoli 37 re danesi. Qui tutto riporta ai tempi dei mercanti, dei vichinghi mentre la natura intorno è quella delle favole con scorci verdi, stradine acciottolate, brughiere e dolmen. Ma alla fine si deve anche nutrirsi: ed Aarhus è il posto giusto. La cucina danese ha conquistato il podio e qui è il suo regno: ci sono locali stellati e ristoranti di gran classe ma forse la più vera esperienza si vive sempre a Aarhus Ø nel mercato Nicolinehus. Ci sono stand di ogni genere ma soprattutto quelli di smørrebrød, il tipico panino aperto danese. Provatelo: è estate e fa caldo. Ma per una volta non rimpiangerete le piadine di casa nostra.
Come arrivare Voli diretti
Aarhus (www.visitdenmark.it/) è collegata con lo scalo di Malpensa con voli lw cost diretti: e lo scalo della città è a soli 35 minuti dal centro. In alternativa si può volare all'aeroporto di Billund, che si trova ad un'ora di navetta dal centro di Aarhus: in questo caso i voli low cost sono disponibili anche da Bergamo, Bologna e Pisa.
Aarhus poi può essere il punto di partenza per andare a scoprire anche il Lake District, la regione più ricca di foreste, colline e laghi. Qui si trovano le 7 vette più alte e zone perfette per escursioni a piedi, pesca, gite in barca o in bici.