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Viaggio in Sassonia: da Dresda verso est, per tuffarsi nelle atmosfere del Medioevo

Luca Pelagatti

Strana cosa, spesso cinica, la storia. Per un lungo periodo una città come Dresda, in Germania, venne mitizzata e divenne- è uno slogan ma non troppo - la Firenze del Nord. Poi - la guerra non perdona - tra il 13 e il 14 febbraio del 1945 arrivarono i bombardieri inglesi e americani e rasero al suolo più di 20mila case e 22 ospedali massacrando tra le 22mila e le 25mila persone. Passò alla storia come «la tempesta di fuoco» e per decenni la città che dopo la fine del conflitto fu inglobata nelle Germania Est diventò un cantiere. Un cantiere senza fine: fino alla riunificazione tedesca qui vissero tra le macerie. E, dettaglio curioso, per ricostruire la città usarono come modello qualcosa di straordinario: i disegni di un giovanotto arrivato dall'Italia, un certo Bernardo Bellotto da Venezia, detto il Canaletto.

Grazie ai suoi quadri del 1750 la città stata rimessa in piedi e oggi regala emozioni uniche e straordinarie. tanto che mentre passeggiate nel Neumarkt, la piazza del mercato nuovo, e ammirate la facciata della Frauenkirche vi sembrerà impossibile che tutto questo sia stato un cumulo di pietre e mattoni. E che solo nel 2005 questa splendida chiesa sia stata di nuovo consacrata.
Ma se Dresda è rinata tutto intorno, nella zona della Sassonia, ci sono cittadine e luoghi che non hanno subito la profanazione delle bombe. E sono gioielli poco noti. Ma tutti da scoprire. Viaggiando verso est, infatti, si entra nella regione della Alta Lussezia e si percorre quella che viene chiamata Via Sacra e si incontrano le città di Görlitz, Zittau, Bautzen. Preparatevi a fare una specie di salto nel tempo: il centro storico di Görlitz, ad esempio, è rimasto perfettamente integro, uguale a quello del passato e non a caso questa città è spesso utilizzato come set per film in costume. Che senso avrebbe andare in uno di posa quando c'è una vera città a disposizione? Ma non solo cinema: anche cultura. In questa regione, proprio nel cuore della Germania, infatti vive una piccola minoranza slava con una propria lingua e proprie tradizioni. E non a caso una buona parte di loro è cattolica in un paese protestante. Ma curiosità etnografiche a parte, qui si viene per vedere come erano i borghi tedeschi prima delle bombe.

E dopo le sopraffazioni della polizia della Germania Est. Questa città, con mille anni di storia che pare arrivata diritta a noi dal Medioevo, è stata infatti sede di una famigerata prigione che ora è stata trasformata in un memoriale che ricorda le vittime di prigionia durante l'occupazione sovietica e della dittatura del Partito Socialista. Ma soprattutto è questa città è una bomboniera circondato dalle antiche mura con eleganti case borghesi, portoni lavorati e 14 torri che spiccano sopra il centro storico medievale. Tra queste, la torre cisterna dell’antica Wasserkunst, l’edificio un tempo adibito alla raccolta dell’acqua che offre dall'alto una vista speciale sulla zona. In più qui si possono vedere spettacoli ed eventi legati alla cultura della minoranza slava come dimostra il fatto che persino le strade hanno il nome in due lingue.
Proseguendo poi sempre verso est ecco Görlitz con la sua magica atmosfera che spazia dal tardogotico al barocco, dal rinascimento al liberty. Passeggiare per il centro è una vera esperienza e da non perdere sono il Duomo di San Pietro e Paolo e la chiesa gotica di San Jacobi: la torre è alta 87 metri e ci si arriva con 252 gradini. Ma la vera scoperta la si ottiene passando per il ponte Friedensbrücke (il ponte della pace) sul fiume Naisse. Sull'altra riva ecco Zgorzelec, la città gemella polacca di Görlitz, che dal 1998 è unita a Görlitz sotto il titolo di Europastadt Görlitz – Zgorzelec. Un modo per legare due città e due paesi che finalmente hanno scoperto che si può e si deve vivere in pace. Di guerra e violenza, da queste parti, ce ne sono state anche troppe.

 IDEE  A Zittau Proprio all'incrocio tra Germania, Polonia e Repubblica Ceca sorge Zittau. Lungo i suoi antichi vicoli si percorrono 750 anni di storia e ci si immerge in un’epoca in cui la città, grazie al commercio di tessuti e alla damascatura, era ricca e potente. I tessuti pregiati hanno fatto la storia di Zittau, che ancora oggi ne conserva esemplari di grande valore. Il centro storico, perfettamente conservato, è un capolavoro a cominciare dal Municipio e dalla Chiesa di St. Johannis ma meritano anche i dintorni da visitare su treni a scartamento ridotto che corrono in mezzo alle montagne di questa regione.