Viaggi
Tra il mare e i boschi della Cantabria per un percorso di fede e tradizione
La tradizione vuole che il primo a compiere il cammino che porta a Santiago sia stato il re Alfonso II nel 820. Nello stesso modo si dice che il primo libro in cui si parla del pellegrinaggio a Compostela sia il Liber Sancti Jacobi, scritto in latino nel XII secolo, e conservato nella cattedrale di Santiago, in Spagna (www.spain.info/it). Se tutto questo sia vero non lo sappiamo: ma di certo è che il Camino di Santiago, patrimonio che anche l'Unesco protegge, è di certo qualcosa di straordinario visto che dal Medioevo ad oggi continua ad attirare una folla di persone che si mettono in marcia per 800 km per raggiungere la Cattedrale di Santiago di Compostela. E poco conta che si faccia per fede, per curiosità, per una sfida o solo perché ci sono momenti in cui è giusto andare e mettersi alla prova.
Ma se tutto questo è noto – e lo dicono i numeri: nel 2023 coloro che hanno affrontato il Cammino sono stati quasi 500mila – meno conosciuto è il fatto che di Cammini ce ne sono diversi. E alcuni di questi, molto meno celebrati, sono una assoluta scoperta.
Tra queste, di certo, c'è il Camino Lebaniego, un cammino che si trova nel nord della Spagna, in Cantabria (turismodecantabria.com), e che si stacca dal classico Camino del Norte, partendo dal mare per entrare tra le montagne, fino a raggiungere
il monastero di Santo Toribio de Liébana. Il motivo? Semplice, perché qui è conservata la più grande reliquia conosciuta del «Lignum crucis», un grande frammento di legno che verrebbe dal braccio sinistro della croce su cui morì Gesù. Storia, leggenda? Non si sa: ma la tradizione comunque vuole che San Toribio di Astorga era incaricato di proteggere le reliquie di Gesù Cristo a Gerusalemme e ad un certo punto decise di portare il pezzo della croce in Spagna, nella sua città. Ma il Paese venne invaso dai Mori e per proteggerle queste reliquie vennero portate in un luogo protetto e remoto, a Liebana appunto, dove sono rimaste. Quando, dopo la riconquista e si sparse la voce dell’esistenza di questo pezzo di croce nel monastero di Santo Toribio, i fedeli iniziarono a fare il pellegrinaggio. Dando vita al Cammino Lebaniego.
Un percorso breve, solo 73 km, ma non facile visto che si avventura tra le vette della Cordigliera Cantabrica fino ai piedi dei Picos de Europa. Qui le cime più alte superano i 2600 metri e tra i boschi ci sono ancora lupi e orsi. Ma, lo abbiamo detto, si inizia dal mare. Il punto di partenza è a San Vicente de la Barquera, un delizioso paese di pescatori impreziosito da una chiesa gotica e dominato da un castello dove imperdibile è una sosta in uno dei tanti ristoranti di pesce: le barche ormeggiate proprio di fronte raccontano quanto sia fresco. Da qui si inizia a camminare e la prima tappa può essere abbastanza pesante: sono 28 km ma spesso si affrontano salite salendo verso Serdio e poi seguendo il sentiero del fiume Nansa. Una sosta per riprendere fiato a Cabanzón, davanti alla sua torre medievale e poi si prosegue per Cades, prima tappa del Camino Lebaniego e sede di una delle locande per i pellegrini. Ma i posti non sono molti per cui è sempre meglio informarsi prima se c'è disponibilità. Dopo il doveroso riposo si riparte seguendo il fiume Lamasón che scende dalla montagna e si attraversano diverse gole sfiorando parecchie grotte. Una sosta al paese di Lafuente e poi si prosegue tra i boschi fino a Cabañes per la seconda tappa. Ma attenzione: il pezzo più ripido è proprio quello prima dell'arrivo.
Infine la terza tappa, per fortuna meno faticosa: si segue il fiume Deva e si raggiunge Potes, uno dei borghi più belli della Cantabria, con splendide viste sui monti e un centro storico delizioso prima di arrivare al Monastero di Santo Toribio, distante circa quattro chilometri, meta finale del camino.
Si tratta di un monastero in stile gotico e al suo interno si trova nella Cappella Lignum Crucis, la reliquia della Croce. La cappella ospita anche la Porta del Perdono, conosciuta anche come «Porta del Cielo». Secondo la tradizione, coloro che varcano questa porta e soddisfano determinate condizioni, come confessarsi e fare la comunione, ottengono l'indulgenza plenaria, cioè la remissione completa dei propri peccati e questo accade, in particolare quando ricorre l’Anno Giubilare Lebaniego che si celebra ogni volta che il 16 aprile cade di domenica. Questo perché il 16 aprile, appunto, si celebra ogni anno la festa di Santo Toribio. E questo monastero viene invaso da pellegrini. Dopo il cammino si può prendere un mezzo e tornare verso il mare o, piuttosto, fermarsi in uno dei paesi della zona e vivere questa parte di Spagna forse meno nota. Ma, di certo, non meno ricca di fascino e magia.
Idee
Potes
La cittadina di Potes si trova in una zona circondata da montagne spettacolari, dove confluiscono fiumi e ruscelli (www.spain.info/it/) . Il centro storico è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale e le sue strade, attraversate da numerosi ponti, sono fiancheggiate da edifici e monumenti con secoli di storia. Potes fu feudo dell'infante Tello (nel XIV secolo) ma oggi è anche una destinazione ideale per praticare sport durante tutto l'anno. Importante la gastronomia: non si può ripartire senza aver assaporato piatti come il «cocido lebaniego» e gli stufati di selvaggina.