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Bellezza sospesa. Istanbul in inverno è una sorpresa, con una magia davvero speciale

Luca Pelagatti

L'unica città al mondo sospesa tra due continenti. O se preferite la città che è stata capitale di diversi imperi. Quello che colpisce è che erano tra di loro nemici. E, ancora, il luogo dove è possibile entrare in un museo che è stato una chiesa ortodossa e poi cattolica e poi una moschea.

Ovviamente parliamo di Istanbul (www.turchia.it), un luogo così pieno di storia che per visitarlo tutto occorrerebbe chissà quanto tempo. Ma anche avendo solo, magari, un weekend lungo si possono scoprire mille luoghi pieni di fascino. Soprattutto in questa stagione quando i turisti sono meno numerosi, la città corre a un ritmo più lento e l'inverno regala una luce diversa, magica.

Ma da dove partire? Da un punto non troppo scontato: il quartiere di Ortaköy. E’ in centro ma sembra, in alcuni scorci, un villaggio ed è una zona elegante e di moda grazie ad una ampia scelta di negozi e piccoli caffè dove fare colazione guardando il Bosforo. Quindi andate a rendere omaggio alla moschea di Ortaköy: è molto meno imponente di altre più celebri ma è bellissima nella sua semplicità. E in più è praticamente affacciata sul Bosforo, all’ombra del grande ponte che lo scavalca. Proseguendo viene naturale arrivare a piazza Taksim, il cuore di Istanbul per lo shopping e il turismo. E anche il centro della città moderna. Qui si trovano alberghi – come il Ritz e l’Intercontinental – ristoranti, fast food dei marchi globali ma anche il monumento costruito nel 1928 per celebrare la nascita della repubblica turca. Ogni volta che c'è una manifestazione di piazza è qui che si concentra la folla.

Visto che è inverno, e potrebbe fare freddo, saliamo su uno di quei tram rumorosi e traballanti che da piazza Taksim percorrono İstiklal Caddesi, la strada pedonale dello shopping. Non sarete soli: in un solo giorno del fine settimana qui passano centinaia di migliaia di persone. La strada si trova nel quartiere di Pera ed è lunga oltre tre chilometri fitti di gallerie e cinema, ristoranti e palazzi di epoca ottomana mescolati ad edifici liberty. Anche se l’inizio, intorno alla torre di Galata ha invece origine medievale. Prendendo un tram si ha il diritto di scendere e salire a piacimento e questo permette anche di fermarsi ad esplorare le strade laterali. Si chiamno passages e sono viuzze ottocentesche che ricordano l’influsso della cultura francese e veri gioielli di architettura retrò. C’è quello che si chiama Crespin dove si trovano botteghe di librai e quello di Aleppo con i cinema e quello dei gatti. Volete ripararvi in un posto coperto? Nessun problema: entrate nel paradiso dello shopping ovvero al Grand Bazaar, il mercato che è una specie di città nella città. Lo dimostrano i numeri: ha più di 500 anni, ospita 4000 botteghe ed è un labirinto di vie, piazze, fontane e ogni genere di merci. Anche senza comprare nulla vale la pena: guardarsi intorno è una esperienza. Ma poi ci aspettano due perle con una lunga storia. Parliamo della Moschea Blu e di Santa Sofia. La prima è chiamata Blu per le maioliche di Iznik che rivestono le pareti interne. Ogni muro e un capolavoro. All’interno poi si respira una atmosfera particolare anche grazie alla luce delle tante lampade che pendono dall’alto mentre all’esterno troneggiano i minareti. Quasi di fronte poi l'altro capolavoro: Santa Sofia, ovvero la Chiesa della Divina Sapienza. Fu fatta costruire da Giustiniano a metà del 500 ed era la chiesa cristiana più grande di Costantinopoli fino al 1543 quando dopo la conquista della città da parte dei Mori fu convertita in moschea. Lo rimase fino al 1935, quando è stata trasformata in museo mentre ora, dal 2020, è tornata moschea. Lo abbiamo detto: le cose da vedere sono tantissime. Ma una ultima meraviglia non la si può perdere: ed è sottoterra. Parliamo della Cisterna Basilica eretta da Giustiniano I per rifornire d'acqua il Gran Palazzo nei sotterranei di una antica basilica di cui oggi non restano tracce. E' enorme e le sue 336 colonne sono un bosco di pietra. Se sarete fortunati sarete da soli: è gli unici suoni saranno quelli dell'acqua che gocciola. Po tornate nel vento e salite alla moschea di Solimano, la più grande della città. Si trova su una collina e tutto intorno pulsano strade ripide e piene di vita. Una specie di riassunto di Istanbul in poche centinaia di metri. Da quassù la vista è splendida e al tramonto poi è qualcosa di speciale. Avvolgetevi nella giacca e lasciate andare lo sguardo sulla sagoma della città mentre la chiamata serale alla preghiera risuona tutt’intorno. Capirete perché oltre che essere sospesa su due continenti pare sospesa anche sulla meraviglia.

Idee
Da sapere

Instanbul si raggiunge facilmente visto che ci sono parecchi voli, anche low cost, da aeroporti poco lontani da Parma. La città è servita da due aeroporti, ma il principale è l’Atatürk, situato a circa 20 km a ovest del centro: è collegato al centro da una metro che offre corse frequenti con diverse fermate lungo il tragitto. Se dovete raggiungere le zone di Taksim e Sultanahmet si rivela un po’ scomoda, perché dovete poi cambiare mezzo. E il meteo? In questa stagione, il clima uggioso rende ancora più suggestivi i profili delle moschee e dei minareti che si stagliano all’orizzonte.  Le temperature possono essere anche piuttosto basse e spesso piove ma ci sono anche meno turisti in giro e ottimi prezzi. È l’ideale per chi vuole godersi un’atmosfera tranquilla e al massimo serve una giacca ben impermeabile.