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Nas, nel primo semestre 73 sanzioni tra Parma e provincia - Video

13 Luglio 2025, 17:58

Nei primi sei mesi del 2025, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma
hanno condotto un’attività di controllo serrata lungo l’intera filiera alimentare delle province di Parma,
Piacenza, Reggio Emilia e Modena. In tutto il semestre sono stati effettuati 279 accessi ispettivi; in 106
casi - vale a dire oltre un terzo delle verifiche - sono emerse irregolarità. Le violazioni hanno portato
all’emissione di 187 sanzioni amministrative per complessivi 294.364 euro e al sequestro di più di
70.000 kg di prodotti alimentari non conformi, per un valore commerciale stimato di 1.256.050 euro.
Dietro a questi numeri c’è un lavoro quotidiano, svolto spesso insieme ai Carabinieri dell’Arma
Territoriale, Forestale e degli altri reparti specializzati, alle Aziende U.S.L. e agli ispettori
dell’I.C.Q.R.F., che ha consentito di bloccare sul nascere situazioni potenzialmente pericolose per la
salute dei consumatori. 

Nel territorio della provincia di Parma, dove i controlli sono stati 111, le ispezioni hanno riscontrato
39 non conformità e fatto scattare 73 sanzioni amministrative per 61.936 euro. A titolo di esempio: a
inizio anno, in centro città, su proposta dei N.A.S., l’Azienda U.S.L. ha imposto la sospensione di un
ristorante etnico dopo aver trovato cucine in pessimo stato di pulizia e 62 kg di derrate scadute o prive
di tracciabilità. Pochi giorni dopo, la reiterazione di analoghe violazioni ha determinato la chiusura
immediata di un market etnico già segnalato negli anni precedenti. Nella zona pedecollinare, invece, un
controllo in un ristorante-pizzeria ha portato al sequestro di 100 kg di conserve di pomodoro prive di
documentazione di origine, a conferma di quanto la tracciabilità resti una criticità ricorrente

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