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Insegnare a un gatto a non essere aggressivo

Insegnare a un gatto a non essere aggressivo

02 Gennaio 2021, 09:08

Ditelo al veterinario, risponde la dottoressa Paola Faccini paolakim_07@yahoo.it

 Buongiorno dottoressa Faccini, ho un gattino che quando gioca fa molto male. Come posso fare per insegnargli che non deve graffiare e mordere?


Un gattino può essere poco socievole per diversi motivi: una precoce separazione dalla madre, una mancata manipolazione da parte dell’uomo nelle primissime settimane di vita, una mamma diffidente e selvatica e poco incline a farsi avvicinare dalle persone. 
Spesso ci capita di portare a casa gattini orfani, trovati abbandonati e di loro sappiamo poco o nulla. Il primo consiglio che mi sento di darle è di non imporre carezze o manipolazioni se il cucciolo non le gradisce, ma lasciare che il piccolo prenda l’iniziativa e si avvicini spontaneamente. Bisogna poi imparare a riconoscere i primi segni di un gioco aggressivo (di solito si nascondono dietro le porte o sotto i mobili e ci fanno agguati ai piedi e alle caviglie). Tenere sempre a portata di mano qualcosa che lo distolga: il fine è quello di scoraggiarlo dal mettere in atto il comportamento, non punirlo ma coglierlo di sorpresa per indurlo ad interrompere l’attacco. La tempestività del nostro intervento è di fondamentale importanza. Se l’interazione è violenta meglio sospendere il gioco piuttosto che punire il gatto. 


Le punizioni corporali  vanno evitate perché insegnano all’animale che anche noi possiamo essere aggressivi con loro e reagire con durezza. Per questo motivo in seguito il gatto avrà reazioni sempre più aggressive. Un soffio sul muso può servire per interrompere il comportamento indesiderato e indurlo a scappare. Ovviamente dobbiamo ricordarci che se il gattino si comporta bene e non usa unghie e denti, dobbiamo ricompensarlo con una carezza o un bocconcino prelibato. Comunque capisco che non sia facile avere a che fare con gattini aggressivi ed in certi casi mi è capitato di consigliare l’intervento di una specialista in comportamento felino. Un’alternativa è prendere un altro gattino così che possano giocare e sfogarsi insieme. 
 

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