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Origini e rischi del botulismo L'importanza di curarlo subito

Ditelo al veterinario, a cura di Angelo Gresia

Origini e rischi del botulismo L'importanza di curarlo  subito

15 Marzo 2022, 15:35

Buona sera dottor Gresia, Le scrivo perché spesso e volentieri le patologie che colpiscono l’uomo vengono associate, a volte erroneamente, anche ai nostri animali. La confusione è tanta e vorrei approfittare della sua rubrica per chiederLe di una malattia in particolare: il botulismo. Può colpire i nostri amici a quattro zampe? Ha gli stessi sintomi che per noi persone? Grazie per la Sua gentilezza.

Buona sera, ebbene sì, il botulismo colpisce anche i nostri animali ma è molto poco frequente sia nei cani sia nei gatti. Responsabile della patologia è una neurotossina particolare, di tipo C, prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Generalmente l’infezione avviene tramite l’ingestione di alimenti contaminati, per lo più carcasse o carne cruda; questo perché il batterio viene distrutto durante la cottura. Rarissimi sono i casi in cui le tossine vengono prodotte e rilasciate in un ambiente anaerobio da ferite infette. L’animale ingerisce le spore del patogeno che nell’intestino tornano allo stato vegetativo ed attraverso il sistema linfatico raggiungono le giunzioni neuromuscolari provocando spesso paresi flaccida con assenza o diminuzione dei riflessi. Altri sintomi possono essere difficoltà a deglutire, megaesofago, alterazioni nella vocalizzazione e paralisi facciale. Generalmente non vi sono alterazioni nella sensibilità dolorifica e nella tonicità muscolare. Questi segni possono insorgere da alcune ore fino a diversi giorni dopo l’ingestione della tossina. Per diagnosticare questa patologia a volte la semplice visita non basta e si ricorre ad esami elettrodiagnostici, in particolare all’elettromiografia e agli studi della velocità di conduzione nervosa motoria e sensitiva. Si noterà una netta diminuzione della conduzione dei nervi fino a raggiungere alcune aree, per lo più a livello distale degli arti, completamente denervate. I rari casi di animali infetti da botulismo vengono trattati con terapie di supporto, con antibiotici per lunghi periodi. Se trattati con tempestività la prognosi è spesso favorevole, con una ripresa quasi totale in una o tre settimane.

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