ANIMALI
Maestoso, imponente e con un cuore grande così: il Leonberger è tutto questo e molto di più. Un mix perfetto di forza e dolcezza che gli è valso il soprannome di «gigante gentile». Con la sua stazza sorprendente e il carattere equilibrato, questo cane è capace di conquistare chiunque, grandi e piccini. La sua storia affonda le radici nella città tedesca di Leonberg, dove, nel XIX secolo, Heinrich Essig decise di creare un cane che somigliasse a un leone, simbolo della città. Per riuscirci, incrociò Terranova, San Bernardo e Cane da Montagna dei Pirenei, dando vita a un animale che presto spopolò tra regnanti e nobili di tutta Europa. La razza ha rischiato l’estinzione durante le guerre mondiali, ma la passione e l’impegno di allevatori dedicati l’hanno salvata, rendendola oggi famosa in tutto il mondo. Stazza XXL? Sì, ma non lasciatevi ingannare! I maschi possono arrivare a 75 chili e sfiorare gli 80 centimetri al garrese, ma dietro queste dimensioni si nasconde un carattere paziente, affettuoso e assolutamente family friendly.
«È un cane da bambini!», racconta Maruska Consolati, che insieme alla sorella Nancjy gestisce l’allevamento «Del Bosco Incantato» di Borgotaro. La sua forza straordinaria lo rende un campione nel salvataggio in acqua, mentre la sua calma e il desiderio di collaborare lo trasformano in un perfetto compagno per passeggiate in montagna e perfino per la pet therapy. Insomma, un tuttofare, purché abbia accanto la sua famiglia umana. E nemmeno il mantello lungo e folto è un problema: con una buona spazzolata «energica» durante la muta, rimarrà splendente come il suo carattere.
I colori? Dal sabbia al rosso, impreziositi da una maschera nera che regala al Leonberger uno sguardo profondo e magnetico. Ma c’è un nodo che tocca il cuore: la salute e la longevità della razza. La media di vita è di 8-9 anni, un tempo che a volte sembra volare troppo in fretta. Lo sa bene Maruska, che ha incontrato il suo primo Leonberger, Ulrik, nel 2010. «Lui mi ha scelta», ricorda. Affettuoso con Nancjy, allora bambina, compagno perfetto di passeggiate ed escursioni, Ulrik è venuto a mancare a soli sei anni e mezzo, lasciando un vuoto immenso.
«La razza è fragile, discende da pochi esemplari ed è predisposta a problemi genetici come displasia, tumori e patologie cardiache. Dopo la morte di Ulrik, abbiamo deciso di fare la nostra parte per riportare i Leonberger a essere cani sani, forti e longevi». Come? Con tanta passione, studio e tecnologia: tutti i cani «Del Bosco Incantato» sono sottoposti a screening genetici e qualcuno rientra anche nel programma austriaco DLA-Array: strumenti all’avanguardia che permettono di ridurre i rischi di malattie ereditarie e migliorare la longevità della razza. Nel loro allevamento, immerso tra i castagni di Valdena, le sorelle Consolati crescono i loro Leonberger in un ambiente sereno e familiare, senza box o recinti.
Qui i cani vivono in casa, giocano in giardino e corrono liberi, sviluppando personalità equilibrate e sicure. E i risultati si vedono: quasi ogni settimana tornano a casa con nuovi riconoscimenti dalle expo di tutta Europa. «Nessun cane è perfetto - ammette Maruska con un sorriso -, ma un Leonberger può essere perfetto per quasi ogni umano». E come darle torto? Forte, dolce, versatile: il Leonberger è un amico a quattro zampe che lascia il segno... nel cuore e nella vita di chi ha la fortuna di incontrarlo.
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