Come comportarsi
Casey Colvin aveva perso il suo Oreo nei roghi: ma l'ha ritrovato.
Le immagini di Los Angeles in fiamme sono un colpo al cuore per tutti. Video e foto affollano tutti i social: fiamme, devastazione, case distrutte. Ma tra queste scene drammatiche ci sono anche storie commoventi: i ricongiungimenti tra le persone che sono state evacuate e i loro animali domestici rimasti nelle «zone rosse». Video di cani e gatti salvati dai vigili del fuoco o ritrovati vivi tra le macerie ci ricordano quanto i nostri pets siano parte integrante della famiglia, al punto da diventare una priorità anche in situazioni di emergenza. Ma come possiamo proteggerli quando la natura si scatena o siamo costretti a lasciare casa in fretta?
La chiave per garantire la sicurezza dei nostri animali è la preparazione. Ogni famiglia dovrebbe avere un piano d’azione che includa gli amici a quattro zampe. È importante sapere in anticipo dove portarli in caso di evacuazione, identificando i rifugi o le strutture pet-friendly della zona. Non tutti i luoghi di accoglienza, infatti, accettano animali. È utile anche avere pronto un kit di emergenza con il cibo per almeno tre giorni, acqua ed eventuali farmaci essenziali. Una medaglietta con il proprio numero di telefono o il microchip aggiornato sono fondamentali per ritrovare l’animale qualora lo perdeste di vista nella confusione.
Quando l’emergenza si manifesta, agire rapidamente e con calma è cruciale. Non bisogna mai lasciare gli animali indietro, ma se davvero non c’è alternativa è bene sistemarli in una stanza sicura con acqua e cibo a sufficienza, cercando di ridurre i rischi per voi e per loro. Guinzagli – meglio se agganciati ad una pettorina antifuga che al collare - e trasportini sono indispensabili: anche il più tranquillo degli animali può spaventarsi e tentare di fuggire in situazioni di caos. E anche nei momenti più critici, è importante parlare loro con voce calma, accarezzarli e mantenere il contatto visivo per aiutarli a sentirsi al sicuro. Una volta superata l’emergenza, il rientro a casa deve essere graduale e attento. Prima di tutto è necessario controllare che l’ambiente sia sicuro e privo di pericoli, come vetri rotti, detriti o sostanze tossiche, e nei giorni successivi è importante monitorare il loro comportamento e la loro salute: lo stress può manifestarsi con cambiamenti d’umore o abitudini insolite, che non vanno sottovalutati. Ripristinare la routine quotidiana il prima possibile è essenziale per farli sentire di nuovo protetti.
Infine, le emergenze ci ricordano quanto sia importante la solidarietà. Molte associazioni si attivano per offrire sostegno agli animali colpiti da calamità naturali, raccogliendo cibo, medicine e materiali utili. Contribuire a queste iniziative significa non solo aiutare gli animali ma anche le persone che li considerano parte della loro vita.
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