×
×
☰ MENU

Comunicato Stampa: Consiglieri di opposizione: “Esercizio provvisorio, la fine ingloriosa dell’era Zaia"

Comunicato Stampa: Consiglieri di opposizione: “Esercizio provvisorio, la fine ingloriosa dell’era Zaia"

16 Settembre 2025, 16:48

(Arv) Venezia 16 set. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, i rappresentanti dei Gruppi consiliari di opposizione sono intervenuti, nel corso di una conferenza stampa, per “chiedere al Presidente della Regione, Luca Zaia, di riferire in Aula sulla scelta di ricorrere all’esercizio provvisorio, decidendo di far votare i cittadini veneti nell’ultima ‘finestra’ consentita dalla legge.” La Presidente del Gruppo del Partito Democratico Veneto, Vanessa Camani, ha introdotto la conferenza stampa, convocata per fare il punto politico su ciò che sta accadendo in questo scorcio finale di legislatura. “Siamo sinceramente preoccupati – ha detto Camani - Ricordiamo pochi precedenti di figure istituzionali che abbiano deciso di uscire di scena in modo così livoroso, rendendo problematico il futuro della Regione, limitando gli spazi di agibilità politica e amministrativa della Giunta e del Consiglio regionale della legislatura successiva. Il ricorso all’esercizio provvisorio è una conseguenza diretta della volontà del Presidente di spostare le elezioni all’ultima data disponibile: è frutto di una precisa volontà, legata solamente al destino personale del Presidente uscente, che noi riteniamo irresponsabile. Costringere il Veneto a mesi di esercizio provvisorio vuol dire non avere a cuore il futuro dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, che attendono risposte ai loro bisogni. La Regione, da qui ai prossimi mesi, dovrà affrontare profonde emergenze sociali e la voragine dei conti della Pedemontana. L’esercizio provvisorio non consentirà l’adozione di diverse politiche fiscali rispetto a quelle attuali. Avremo a disposizione al massimo 40 milioni di euro di risorse libere, con le mani legate da debiti pregressi e da mutui contratti.” “Come forze di opposizione, chiediamo al Presidente Zaia di presentarsi in Aula, quando voteremo l’esercizio provvisorio, per un confronto e un’assunzione di responsabilità politica che noi riteniamo indispensabili.”, ha concluso Vanessa Camani. La Presidente del Gruppo ‘Il Veneto che Vogliamo’, Elena Ostanel, ha chiarito di “voler lanciare un messaggio chiaro al presidente Zaia e alla sua maggioranza: le istituzioni non sono di vostra proprietà! Stiamo assistendo ad un indecoroso teatrino per la scelta del candidato del Centrodestra, con una netta frattura all’interno della maggioranza. Con la decisione di ricorrere all’esercizio provvisorio, si è scelto di anteporre il futuro personale di Zaia all’interesse dei Veneti. E da mesi il Consiglio regionale è bloccato nelle sue prerogative più importanti: faccio solo l’esempio del Piano Casa, fermo in commissione consiliare Urbanistica. E cosa succederà con l’esercizio provvisorio? Quale sarà il destino delle Borse di studio? E del fine vita? Credo che sia irresponsabile chiudere in questo modo un’era politica, per perseguire l’interesse di pochi. Ma anche l’esercizio provvisorio è stato probabilmente deciso tenendo conto degli equilibri dettati da Roma.”

Per il Portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni, “quella di Zaia è stata un’era impalpabile: con il Presidente Zaia non abbiamo mai avuto l’occasione di discutere sui diversi temi in gioco, non c’è stata possibilità alcuna di dibattito; le principali decisioni sono state assunte fuori dall’Aula, delegittimando così l’istituzione Consiglio regionale. Non si danno risposte ai cittadini discutendo di Leoni marciani e di Inno Veneto, senza dimenticare che non è stato portato avanti ‘Veneto Territorio Sostenibile’, un documento urbanistico importante, e neppure la Riforma delle Ipab, tanto attesa. Si lascia questa ‘patata bollente’ a chi verrà dopo di noi solo per una scelta ideologica, come è stata ideologica la scelta di non voler mettere l’Addizionale Irpef: è inaccettabile togliere servizi in nome dell’ideologia. Zaia deve ricordarsi che nessuno è più grande delle istituzioni.”

La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha condiviso “la definizione di ‘fine ingloriosa dell’era Zaia’, perché si è deciso di lasciare in eredità al Veneto un bilancio che, con l’esercizio provvisorio, avrà una serie di limitazioni importanti: non si potrà ricorrere all’indebitamento, si potranno assumere solo le spese correnti, con una gestione in dodicesimi, si potranno autorizzare lavori pubblici solo in caso di estrema urgenza, disporre le assunzioni solo se già autorizzate…E credo che la data delle elezioni debba essere condivisa con le opposizioni. Crediamo anche che serva un confronto democratico sul proseguo della legislatura: le regole democratiche non si possono sovvertire per un mero tornaconto personale. Votare a fine novembre è troppo tardi per programmare quegli interventi che i cittadini e le imprese ci chiedono a gran voce, a iniziare dall’Addizionale Irpef e al ritocco dell’IRAP. E sarà difficile far fronte ad eventuali necessità legate alle Olimpiadi Milano- Cortina del 2026.”

“Zaia detiene il record di astensionismo – ha concluso Baldin – Negli ultimi cinque anni, su 191 sedute del Consiglio regionale, Zaia è stato presente solo 12 volte, pari al 6,28%, e ha partecipato a 16 votazioni su 7008, pari allo 0,23% delle votazioni.”

Il presidente del Gruppo Alleanza Verdi Sinistra, Renzo Masolo, ha ricordato che “per noi è fondamentale che la Regione del Veneto prenda posizione su Gaza, per spingere il Governo nazionale ad aprire corridoi umanitari e a negoziare affinché termini questo genocidio.”

“E la situazione che stiamo vivendo è surreale – ha aggiunto Masolo – Non conosciamo ancora la data ufficiale delle elezioni e neppure il candidato del centrodestra. Ed è inspiegabile che il Presidente non venga in Aula per confrontarsi con noi. Avremmo voluto un ‘bilancio ponte’ che poi potesse essere ‘aggiustato’ da chi verrà dopo di noi, con una successiva variazione. Almeno, anche grazie al nostro intervento, abbiamo scongiurato un rischio ancora più grave dell’esercizio provvisorio: quello della gestione provvisoria. Comunque, l’esercizio provvisorio limita le spese a quelle correnti, impedisce di ricorrere all’indebitamento. Manca una visione politica lungimirante: così, il Veneto sta perdendo occasioni e opportunità preziosi. Noi, al contrario, vogliamo una politica vicina alla gente, che metta al centro le persone più fragili; vogliamo un Veneto più lento, più profondo e più dolce.”

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI