Consiglio Veneto, approvata la legge che autorizza l’esercizio provvisorio del bilancio di previsione 2026 della Regione del Veneto
(Arv) Venezia 30 set. 2025 - Il Consiglio Veneto ha approvato oggi, a maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione, il disegno di legge n. 351, d’iniziativa della Giunta regionale, rubricato “Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l'anno 2026”, relatore d’aula il presidente della Prima commissione dell’assemblea legislativa Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani. In sostanza, e in linea generale, come ricordato dal relatore Sandonà, ai sensi dell’articolo 43 del decreto legislativo n. 118/2011 e dell’articolo 56 dello Statuto del Veneto, è previsto che, nel caso di mancata approvazione del bilancio di previsione entro l’anno, il Consiglio regionale possa autorizzare con apposita legge l’esercizio provvisorio, per un massimo di quattro mesi. Più in particolare, domenica 23 e lunedì 24 novembre prossimi, così come stabilito con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 56 del 19 settembre 2025, si terranno le elezioni regionali: tenuto conto dei tempi necessari per l’insediamento della nuova Giunta e per l’approvazione del bilancio di previsione 2026-28, che potrebbe avvenire dopo il 31 dicembre 2025, l’esecutivo ha presentato il disegno di legge di esercizio provvisorio del bilancio per l’anno 2026 al fine di garantire il corretto funzionamento ordinario dell’ente. Il ddl n. 351, nello specifico, consiste in due articoli: il primo autorizza l’esercizio provvisorio del bilancio - sulla base degli stanziamenti di spesa previsti per l'esercizio 2026 nel bilancio di previsione 2025-27 (come modificato dai provvedimenti di variazione adottati nel 2025) - dal 1° gennaio 2026 e fino al momento dell'entrata in vigore della legge di approvazione del bilancio di previsione 2026-28, e comunque non oltre il 30 aprile 2026; viene ricordato, inoltre, che nel corso dell'esercizio provvisorio possono essere impegnate mensilmente per dodicesimi solo le spese correnti e le eventuali spese correlate riguardanti le partite di giro: peraltro, non sono soggetti a tali limitazioni gli stanziamenti relativi alle spese obbligatorie e d'ordine, alle spese relative al finanziamento della sanità, alle spese per il finanziamento di accordi di programma, alle spese programmate nell'ambito del PNRR-PNC, alle spese finanziate dalle delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, alle spese relative ai programmi cofinanziati dall'Unione europea - la cui mancata tempestiva attuazione determinerebbe il mancato rispetto degli impegni assunti -, alle spese per interventi collegati alle calamità naturali, ai lavori pubblici o altri interventi di somma urgenza e alle spese per la tutela dell'incolumità pubblica. Il secondo articolo dispone l’entrata in vigore della legge il 1° gennaio 2026. Nel corso della correlazione, la capogruppo Camani ha stigmatizzato con particolare forza “L’assenza in aula del Presidente Luca Zaia nel corso del dibattito relativo a un provvedimento tecnico che però ha una grande valenza politica, un atto che impedirà alla nuova maggioranza, qualunque essa sia, di governare l’inizio della prossima legislatura, destinata a partire con l’handicap di un bilancio blindato: l’esercizio provvisorio non è un dramma in sé, ma è un ammettere che la retorica della buona amministrazione era finta”; di seguito sono intervenuti, con argomentazioni analoghe e approfondendo temi particolari legati a infrastrutture, trasporti, sanità, i colleghi dem Jonatan Montanariello, Chiara Luisetto e Anna Maria Bigon, nonché i capigruppo Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo) che si è soffermata su ulteriori questioni non ancora risolte dal Consiglio come il Piano Casa, fermo da mesi in Commissione consiliare, o su altre che rischiano di non essere affrontate a dicembre come quella delle borse di studio agli studenti universitari; Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) che ha ricordato “La totale mancanza di interesse verso l’area sud della Città Metropolitana di Venezia, a cominciare dalla situazione della viabilità, della mobilità, dei trasporti pubblici”; Renzo Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), il cui intervento è stato focalizzato su temi prettamente ambientali come la mobilità, il trasporto pubblico, il consumo di suolo e la questione del Vanoi, in seguito ulteriormente approfonditi dal collega di AVS Andrea Zanoni; Arturo Lorenzoni (Gruppo misto - Veneto Vale) sulla scelta dell’esercizio provvisorio conseguente “Alla scelta del Presidente Zaia di convocare le elezioni regionali in maniera improvvisa”. Al termine della discussione generale è intervenuto anche l’assessore regionale Francesco Calzavara, che ha illustrato ulteriormente il significato dell’esercizio provvisorio e della scelta che ha portato alla proposta legislativa “Nel quadro di un Veneto che sarà consegnato a chi verrà in grande salute, oltre la narrazione catastrofica delineata dalle opposizioni”, temi ripresi al momento della dichiarazione di voto anche dai capogruppo Alberto Villanova e Giuseppe Pan (intergruppo Lega-LV), Elisa Venturini (Forza Italia) e Lucas Pavanetto (Fratelli d’Italia).
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