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Comunicato Stampa: CRV - Presentato il Codice Parlamentare di Federico Silvio Toniato, Segretario generale del Senato

Comunicato Stampa: CRV - Presentato il Codice Parlamentare di Federico Silvio Toniato, Segretario generale del Senato

06 Ottobre 2025, 13:48

Presentato nell’aula consiliare dell’assemblea legislativa veneta il volume di Federico Silvio Toniato “Codice parlamentare. Raccolta sistematica delle disposizioni rilevanti per l'attività parlamentare”

(Arv) Venezia 6 ott. 2025 - Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha presentato questa mattina a Venezia, nell’aula consiliare di palazzo Ferro Fini, con il Segretario generale del Consiglio Veneto Roberto Valente, che ha tracciato il profilo personale e il percorso professionale dell’autore, la prima edizione del volume “Codice parlamentare. Raccolta sistematica delle disposizioni rilevanti per l'attività parlamentare” (ed. Lefebvre Giuffré) a cura di Federico Silvio Toniato, Segretario generale del Senato. “La forza di questo libro - ha sottolineato il Presidente Ciambetti nel corso dell’introduzione - sta nella capacità di mettere ordine in un ambito che appare spesso distante, quasi inaccessibile, ma che riguarda da vicino la vita di ciascuno di noi. Con oltre novecento pagine di norme, regolamenti, pareri e disposizioni, questo codice non è un semplice manuale tecnico, bensì una bussola che consente a chi opera nelle istituzioni e a chi le studia di orientarsi in un sistema complesso, fatto di leggi, prassi e rapporti tra organi dello Stato”. Il Codice parlamentare, curato dal Segretario generale del Senato Toniato, padovano, originario di Onara di Tombolo, è stato elaborato per il lavoro di studiosi e operatori del diritto allo scopo di offrire uno spettro ampio ed esaustivo delle disposizioni rilevanti per l’attività parlamentare. Dal punto di vista strutturale, il Codice è suddiviso in dodici parti: Fonti e atti parlamentari; Statuto del parlamentare; Organi delle Camere; Parlamento in seduta comune; Organizzazione dei lavori parlamentari; Procedimento legislativo; Qualità degli atti normativi e valutazione d'impatto; Procedure di indirizzo, controllo e informazione; Rapporti con altri Organi costituzionali o di rilevanza costituzionale; Rapporti tra Parlamento e Autonomie territoriali; Rapporti tra Parlamento, Unione Europea e Organismi internazionali; Rapporti tra Parlamento e Autorità indipendenti. “Il volume, inoltre, è corredato da un’appendice e da una serie di allegati - ha sottolineato il Segretario generale Toniato - elementi ulteriori che riuniscono schede cronologiche, Costituzione, Regolamenti del Senato e della Camera, nonché i pareri delle Giunte per il regolamento dei due rami del Parlamento, per la prima volta pubblicati all’interno di un codice. Questo insieme di elementi consente di creare un ponte, una colleganza, tra chi tutti gli operatori che si occupano di assemblee, e sotto questo punto di vista è basilare comprendere quali sono il ruolo e i limiti degli operatori, legati non solo al riconoscimento, ma anche alla salvaguardia della funzione politica che è molto è più onerosa in termini personali e di vita rispetto alla funzione amministrativa: sottolinearne l’indipendenza e l’autonomia non rappresenta un’esaltazione autoreferenziale della tecnocrazia, ma un elemento di salvaguardia dell’imparzialità degli operatori, così come l’autonomia dell’assemblea non è il presupposto, ma l’esito finale di un’armonizzazione giuridica. Un altro elemento che va evidenziato, in particolare alla luce dell’accresciuto ruolo legislativo dell'esecutivo rispetto al principio di centralità del Parlamento e delle assemblee in generale, riguarda la valutazione delle politiche pubbliche, una definizione entrata solo da pochissimi mesi nei più recenti manuali e intesa come funzione costituzionale dell’assemblea parlamentare: la valutazione delle politiche pubbliche è nata proprio nei Consigli regionali, i primi ad aver aperto il varco del ragionamento iniziato dall’economista piemontese e secondo Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, “Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”, questione che ancora oggi è fondamentale per ogni buon legislatore. Primo carattere tipico del Diritto parlamentare, e del suo Codice, è che non si tratta di un resoconto giornalistico: il diritto parlamentare non è cronaca, ma storia, e ciò consente l’affermarsi della necessità di dare conto del perché e non limitarsi a descrivere il come e il dove; secondo carattere: il Diritto parlamentare non è “politica”, che rimane interlocutrice del nostro lavoro, bensì è a tutti gli effetti un Diritto che non vive di cronaca, ma vive nella storia. “No cronaca, sì storia”: questo quadrilatero di parole consente al Diritto parlamentare e al Codice di non essere un sistema chiuso, ma sempre aperto all’evoluzione”.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

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