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La mamma di Nicolas: «Con un'associazione vivrò per lui»

La mamma di Nicolas: «Con un'associazione vivrò per lui»

27 Marzo 2019, 12:29

VITTORIO TESTA

«Il suo tempo non terminerà, perché io lo terrò vivo». Da quella tragica notte piovosa del 25 novembre scorso che inghiottì nel buio il suo unico figlio ventenne la signora Sonia Mezzadri ha un’unica ragione di vita: «Nicolas è dentro di me, ora il significato della mia esistenza sta solo nel compito di protrarre il suo entusiasmo e il suo spirito positivo con gesti concreti, positivi, di solidarietà e aiuto al prossimo». Persona dai modi gentili, lo strazio racchiuso pudicamente in sé stessa, ha la voce incrinata dalla sottesa totale angoscia, la madre di Nicolas Comati, “Como”, il ragazzo di Roncole dall’immediata simpatia, carattere di leader, stimato nel lavoro al Consorzio del Parmigiano Reggiano, amatissimo dagli amici, la passione per gli scooter e la pallavolo. Un rapporto intensissimo di amore e amicizia complice, quello tra Nicolas e la madre: «Un rito entusiasmante era quello di un viaggio ogni anno, io e lui. L’ultimo in Kenya, ritorno il 25 ottobre, il 25 novembre la tragedia. Il momento indimenticabile nel quale c’è tutto Nicolas è quando in cammino nel caldo africano ha distribuito tutta la nostra acqua ai bambini che ci attorniavano assetati e imploranti».

Sonia Mezzadri rintraccia in quel viaggio gioioso come una velata ombra di un presagio: «Non so, mi parlava tantissimo, continuamente, con un affetto e slanci particolari: avevo la sensazione che Nicolas volesse comunicarmi qualcosa che mi restasse impresso». E ricorda quando il figlio davanti alla notizia di un caso di eutanasia dopo mesi di vita vegetativa le impose un giuramento. «Mi disse serio serio: “Se capitasse a me voglio che i miei organi siano donati per salvare altre vite. Promettimelo!” Quando Nicolas uscì dall’incidente stradale in condizioni irreversibili chiesi ai medici l’espianto degli organi. Ma non fu possibile, erano ormai compromessi».

La morte di un figlio è un dolore di tale insondabile profondità da essere indicibile con le parole, è un’amputazione ingiusta e inconsolabile: «Trovo la forza di continuare a esistere soltanto per far rivivere Nicolas compiendo azioni degne della sua grande generosità», dice questa giovane donna esile e coraggiosa. E’ nata così a Roncole l’Associazione Nicolas Comati” con lo slogan “Como forever”, nel segno dei valori vissuti da un ragazzo di rara sensibilità, altruista, già donatore Avis a diciannove anni. associazione che si è incaricata di rifare il malridotto campo di beach volley, a Busseto, in memoria del pallavolista ‘Como’ abituale frequentatore dell’impianto.

Altro impegno di lodevole sensibilità sociale è l’imminente inizio degli incontri di sostegno per i familiari che hanno perso un loro caro: «Un gruppo di auto-aiuto gratuito che sarà condotto dalla dottoressa Bocchi, psicologa e psicoterapeuta».

L’associazione verrà presentata domenica, con una festa che inizierà alle 16,30 nella piazza di Roncole. «Spero di trovare la forza di riuscire a parlare - dice Sonia Mezzadri -: chiederò una mano lassù a Nicolas e sicuramente ce la farò. E a lui idealmente presente lassù faremo arrivare, nella sera roncolese, le lanterne cinesi, fiammelle di speranza, luminose come luminosa è stata la troppo breve vita di Nicolas: avevamo fatto i nostri progetti per l’immediato futuro, lui che parlava di sposarsi presto con la sua amata Benny, io che mi vedevo già con un tenero fagottino in braccio…».

L’adorato Nicolas - un giovane dalle giornate zeppe di vitalità, sveglia alle 6, sempre in viaggio per lavoro, la sera in palestra con la squadra di pallavolo - Nicolas al quale la madre - già corista della parrocchia di San Michele arcangelo - dedicherà cantandolo («Il Signore mi aiuterà») la canzone di Ultimo intitolata ”I tuoi particolari”. Dice: «E’ da tempo che non sento più la tua voce al mattino che grida bu (…). E adesso mi sveglio e sento che mi mancan tutti quei tuoi particolari (…). E’ da tempo che cucino e metto sempre un piatto in più per te…».

La signora Sonia sorride commossa: «La canterò pensando di averlo accanto a me».

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