Il vicepremier Salvini ne parla e subito si scatena la curiosità: «I rifiuti ovunque nel mondo significano ricchezza energia e acqua calda. A Copenaghen inaugureranno inceneritore con pista da sci e una parete di arrampicata mentre altrove solo musei. Se gestiti bene e controllati bene portano più salute ed economia». Tutto vero: a dicembre 2018 è prevista l'apertura della pista artificiale da sci sul tetto del nuovo termovalorizzatore di Copenhagen, inaugurato nel 2017 nel centro della città proprio di fronte al mare. Il fondo in plastica per sciare tutto l'anno è stato fornito da una ditta bergamasca. L'impianto di Amager Bakke - CopenHill è costato 670 milioni di dollari e nel 2017 ha sostituito il vecchio termovalorizzatore cittadino. Brucia 400 mila tonnellate di rifiuti all'anno. Secondo le autorità locali dalla sua ciminiera esce solo vapore acqueo. I filtri trattengono tutte le polveri e i fumi. Fornisce elettricità a 62.500 abitazioni ed acqua calda a 160 mila. L'impianto è stato progettato dallo studio di architettura Bjarke Ingels Group ed ha un aspetto avveniristico in pannelli di alluminio. Ma la vera novità è il pendio lungo 200 metri sul tetto, con un grande tornante e una pendenza che arriva al 45%. Su questo pendio, che scende da un'altezza di 90 metri, è stata realizzata una pista da sci larga 60 metri con fondo in plastica.
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