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"Ciao mister, sarai sempre il nostro angelo": l'addio ad Alessandro Croci

"Ciao mister, sarai sempre il nostro angelo": l'addio ad Alessandro Croci

31 Dicembre 2018, 05:41

Il 19enne è morto in seguito a un incidente stradale

Michele Deroma

Avevano lo sguardo perso nel vuoto, ieri pomeriggio, i piccoli calciatori del Salso Soccer School.

Tutti in divisa: come quando si ritrovavano al campo, per gli allenamenti e le partite, con mister Alessandro. Ma ieri, nella chiesa salsese dedicata a San Vitale, ad attenderli non c’era nessuna partita, nessun calcio d’inizio in programma: nel loro cuore non trovava posto la gioia di giocare con il pallone, ma soltanto lo smarrimento per aver vissuto una tragedia forse per loro troppo grande. E per aver perso un amico, più che un semplice allenatore: perché Alessandro Croci, per i suoi giovanissimi atleti, era davvero un amico. A loro cercava di insegnare ad essere soprattutto calciatori corretti: d’altronde, la gentilezza e la lealtà erano i valori che caratterizzavano l’esistenza stessa di Alessandro. Accompagnato ieri – così come sabato sera, in occasione della recita del rosario - da una folla di persone tra gente comune, amici, compagni di squadra dell’Alsenese Calcio, allievi e collaboratori nel Salso Soccer School e nella società Sport University, nel suo ultimo viaggio, in una tanto assolata quanto silenziosa domenica pomeriggio: il funerale di Alessandro Croci, il diciannovenne di Salsomaggiore Terme tragicamente scomparso nella notte tra sabato e domenica scorsi in un terribile incidente avvenuto a San Nicomede, è stato presieduto da don Giacomo Bolzoni e concelebrato da don Renato Santi.

Sulla bara del diciannovenne c’erano la sciarpa della sua adorata Juventus e la maglia dell’Alsenese Calcio, la squadra per cui Alessandro giocava nella categoria Juniores. Che in campo Alessandro fosse «un guerriero che sapeva trascinare la sua squadra alla vittoria», lo ha ricordato il nonno paterno, Gaio: «In campo eri un vero capitano, ma la tua vita è stata soprattutto una meteora sfolgorante di amore e bontà che hai saputo donare a tutti coloro che ti sono stati vicini. Dicono che con te è morto un angelo, ma gli angeli non muoiono mai: e ora che sei salito in cielo, sarai l’angelo custode di tutti noi, dei tuoi genitori e di noi nonni. Sarai sempre come una cometa che non tramonta mai. Grazie Alessandro, nostro angelo, per il bene immenso che ci hai donato, e perdonaci per non essere stati buoni come tu avresti voluto». Gli applausi si sono mischiati alle lacrime della folla presente nella chiesa di San Vitale, al termine dell’intervento del nonno e all’uscita di Alessandro dalla chiesa: in quel momento i bambini della scuola calcio del Salso Soccer School hanno lanciato alcuni palloncini in aria, diretti verso Alessandro. Lui dall’alto avrà sorriso, come quando vedeva i suoi ragazzi scendere in campo. Anche loro, i piccoli del Salso Soccer School e di Sport University, potranno ora contare su un nuovo angelo custode nel cielo.

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