Da uno dei nostri inviati
PAOLO GROSSI
TORINO Un super, super Parma ha centrato la terza vittoria esterna di questo campionato sul campo di un Toro preso per le corna e domato mettendo in campo spirito, organizzazione e anche classe in tante giocate. Dopo aver messo assieme solo un punto nelle ultime tre gare D’Aversa aveva cambiato in modo sostanzioso l’undici iniziale. Dentro Scozzarella, Bastoni (centrale, con Gagliolo a sinistra), Grassi, Inglese, Barillà e Biabiany rispetto a domenica scorsa. A parte il giovane ma dotatissimo Bastoni, gli altri sono elementi che hanno unito l’esperienza alla grande voglia di tornare in campo da protagonisti. Sono davvero tante, e sotto tutti gli aspetti, le note positive emerse da questa gara. La tenuta fisica, ad esempio. O la condizione di Inglese e Gervinho, che hanno firmato i loro primi gol in trasferta. Ed è fuori casa che questo Parma ha fatto più punti: 9 (8 al Tardini), vincendo metà delle gare giocate. Globalmente questa vittoria, che inaugura nel migliore dei modi la presidenza di Pietro Pizzarotti, lascia un gran bel retrogusto. Abbiamo visto una squadra matura, convinta, coesa. Capace di soffrire poco e anzi sprecare troppo contro un Toro che punta all’Europa League. Davvero una prova da incorniciare.
UNO-DUE ABBAGLIANTE
Le cose si mettono bene perché già al 9’ Gervinho fa il mago a fondo campo, approfittando di un mini-flipper tra Izzo e Nkolou, e poi trafigge Sirigu: spettacolo puro, è il calcio del cortile, bello. Il Parma sulla carta può così fare la partita che preferisce. Al 20’ Barillà reclama un rigore perché un suo cross incoccia un braccio di Djidji in area ma la Var mostra che il braccio era lungo il corpo e non si è allargato. Poco male, al 25’ Gagliolo intercetta un traversone sulla trequarti, detta il triangolo a Gervinho, crossa in mezzo e Inglese con uno straordinario tocco di punta-esterno trafigge il portiere sotto l’incrocio più vicino. Roba da spellarsi le mani. E poco dopo Sirigu salva su Biabiany dopo un altro contropiede. A questo punto piovono fischi sui granata. Lo stesso Biabiany rientra spesso profondamente sulle avanzate del’ex Chelsea Aina e va a formare una virtuale difesa a cinque. C’è stato solo Parma in campo fino al 37’ ed è dunque un peccato che arrivi, inatteso, il gol del 2-1. C’è un batti e ribatti dal limite e Baselli, che sullo 0-0 aveva svirgolato una conclusione più facile, stavolta saetta nell’angolino basso e gonfia la rete. Il Parma accusa il colpo e il Toro incalza. Gagliolo al 42’ prima svirgola un pallone poi in caduta placca De Silvestri che si involava verso la porta, ma viene graziato dal pool degli arbitri. Al 45’ il risultato è giusto. Il Parma non ha fatto le barricate, e ha messo assieme un bel mazzo di giocate spettacolari. Resta però l’incognita della tenuta fisica. Il Toro è taurino, e il Parma, che pure in questa occasione ha discreti ricambi in panchina, deve fare i conti con molti elementi (Inglese, Scozzarella, Grassi, Biabiany, Bastoni) che non hanno i 90’ nelle gambe. Per questo vien da rimpiangere il possibile 3-0 di Biabiany...
Tatticamente Gervinho attacca alle spalle De Silvestri, il quale però a sua volta lavora ai fianchi Gagliolo. Rincon ringhia su Scozzarella, Inglese resta fondamentale per come calamita i palloni.
RESISTENZA ATTIVA
Si riparte e Mazzarri inserisce Zaza per Djidji, punta per difensore, passando al 4-2-4. E’ però il Parma che manca il colpo del ko quando Barillà ruba palla in mezzo al campo e innesca la corsa di Gervinho. L’ivoriano vola in area e smarca Inglese che tutto solo centra la traversa. Al 23’ l’ex Napoli chiede il cambio e D’Aversa mette dentro Ceravolo e Gazzola per Biabiany che ormai faceva stabilmente il quinto a destra visto che era entrato anche Zaza. Il Parma però tiene il campo con grande disinvoltura e nel finale Sirigu si supera due volte in un minuto su altrettanti tiri di Gagliolo. Alla fine si soffre per qualche corner ma vere occasioni il Toro non ne crea più. Il triplice fischio scatena la gioia ma anche tante prospettive rosee. Un gruppo così, se resterà in salute, potrà regalare molte altre soddisfazioni. Ieri ha superato un test importante e va solo applaudito.
LE PAGELLE di PAOLO GROSSI
PARMA
SEPE 6
Sul gol non vede partire il tiro. Le uscite alte le fa bene, tira un po’ la corda invece con le perdite di tempo che gli costano anche un giallo.
IACOPONI 6,5
Dà continuità alla prova di domenica con un’altra eccellente prestazione contro avversari non facili. Deciso, fisicamente in palla, bravo anche nel gioco aereo e pulito nella circolazione della palla.
ALVES 6,5
Soliti stacchi imperiosi, solita calma olimpica anche quando il Toro attacca a testa bassa. E’ il trave portante della difesa.
BASTONI 7
Debutta da titolare e ripaga la fiducia che D’Aversa gli ha concesso. S’era già capito che ha della stoffa buona e ieri l’ha ribadito usando anche il fisico oltre che la lettura delle situazioni.
GAGLIOLO 7
Un grave errore certo, che per fortuna non ha lasciato scorie anche se ci stava un cartellino arancione. Prima e dopo però una partita sontuosa da terzino, con l’assist per Inglese, due tiri che meritavano il gol nel finale ma anche tanti contrasti vinti e palloni respinti.
GRASSI 6,5
Un ottimo rientro. Ci è sembrato pimpante sul piano fisico, usciva in pressione, rientrava, ha regalato a Biabiany un assist mal sfruttato. Insomma, una prova incisiva in un contesto di grande impegno atletico.
SCOZZARELLA 6,5
Anche lui è parso tornare quello di un tempo, solo che ieri si giocava in serie A e ad alto livello. Ha nel piede più senso dei tempi rispetto a Stulac e nonostante qualche piccolo problema ha stretto i denti per oltre un’ora senza mai fare un passo indietro davanti ai marcantoni granata. (Deiola 6. Entra con grinta e gamba, ma non è sempre lucido. Lo è comunque quando spende un cartellino per fermare un pericoloso contropiede).
BARILLÀ 7
Nonostante una precoce ammonizione (che ha ferocemente contestato) dà battaglia, conquista palloni, fa ripartire la squadra. E’ sempre molto importante.
BIABIANY 6,5
Ha sulla coscienza il gol del possibile 3-0, situazione in cui ha tirato addosso al portiere dopo un primo controllo poco efficace, però la sua partita ci è piaciuta. Intanto tiene sul chi vive gli avversari per la sua velocità, poi, visto il vantaggio iniziale, si è sacrificato tanto in fase difensiva giocando da esterno dei cinque. (Gazzola sv. Mestiere e voglia in una scampolo al servizio della squadra).
INGLESE 6,5
Gol da cineteca, tantissimi palloni presi tra le nuvole o difesi in mezzo a nugoli di avversari. Da lui non si prescinde ma gli togliamo mezzo voto per il gol che ha fallito centrando la traversa. Lì ha lasciato aperta una partita che il Parma avrebbe invece meritato di chiudere e archiviare. (Ceravolo 6. Positivo il suo contributo: lotta, tira, tiene su la squadra nel finale).
ALL. D’AVERSA 7,5
Solo complimenti a un allenatore che ieri ha avuto il coraggio di ribaltare la formazione con elementi di durata incerta che però ha caricato con organizzazione e motivazioni al top. La squadra è stata impeccabile anche sul piano fisico: anticipi, contrasti, duelli aerei, conquista della seconda palla, intercetti. Un campionario di gesti in cui si è concretizzata una superiorità ieri non espressa completamente dal punteggio. Nel giorno in cui ha avuto più giocatori a disposizione li ha gestiti con maestria, dimostrando che il Parma sarà anche prudente ma sa sviluppare un suo gioco. Bravo.
Il migliore
GERVINHO 7,5
E’ tornato l’ufo delle sue prime esibizioni. Tra l’altro è chirurgico: 5 tiri nello specchio, 4 gol in questo scorcio di stagione. Quando parte palla al piede unisce tecnica e velocità in modo così efficace che, un po’ come accade a CR7, gli avversari non riescono neppure a fargli fallo. Avesse segnato sul pallonetto da trenta metri...Rispetto alle ultime due gare si sono accorciate le pause che si prende e moltiplicate le azioni in cui dà spettacolo: avanti così.
TORINO
Sirigu 7
Djidji 5
Zaza 5
Nkoulou 5
Izzo 5,5
DeSilvestri 6,5
Baselli 6,5
Parigini sv
Rincon 5,5
Aina 6
Falque 5
Soriano 5
Berenguer sv
Belotti 5
All.Mazzarri 5
ARBITRO
MASSA 6
Ha polso, ma in diversi frangenti (compreso il fallo di Gagliolo) è impreciso. Lascia però correre in alcune situazioni in cui ci ha trovato concordi. Ieri il risultato non l’ha determinato lui.
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