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Rubano due volte una macchina ma devono fuggire

Rubano due volte una macchina ma devono fuggire

18 Novembre 2014, 12:50

Luca Pelagatti

Una Bmw l'hanno rubata due volte. Ma non gli è servito a molto. Visto che la prima si sono trovati una vettura col motore sfiatato. E la seconda una macchina segnalata e ricercata. Tanto che l'unica cosa che hanno potuto fare è stato scappare. Non prima però di avere distrutto la berlina schiantandosi contro un albero.

Quella di domenica è stata una notte agitata per le volanti della questura allertate verso le 20 e trenta da una chiamata arrivata da Carignano. «Nei giorni scorsi mi hanno rubato la mia Bmw davanti ad una officina dove l'avevo portata per alcune riparazioni - ha spiegato un uomo al 113. - Ora per caso l'ho ritrovata parcheggiata. Venite subito a vedere».

Detto fatto. La pattuglia si è precipitata sul posto e in effetti ha trovato la Bmw blu rubata parcheggiata lungo la strada senza nessuna traccia dei ladri. O meglio: qualche traccia c'era nel racconto di un testimone che aveva visto due personaggi armeggiare intorno alla vettura. Ma questo era accaduto ore prima e quindi i poliziotti hanno riconsegnato la macchina al padrone che insieme al meccanico, presso il quale era stata rubata, hanno deciso di tornare a recuperarla poco dopo. Ma tanto, essendo la macchina rotta e per di più già rubata chi avrebbe pensato che qualcuno potesse adocchiarla? Ma quando una giornata nasce sotto una cattiva stella non c'è nulla da fare.

Poco dopo infatti una telefonata è arrivata di nuovo al 113. Con una notizia sconcertante.

«La Bmw è stata rubata di nuovo», ha spiegato l'attonito proprietario a cui era stato detto da un passante che uno sconosciuto, sceso da una Panda rossa, era arrivato a Carignano. E senza battere ciglio era ripartito a bordo della sulla macchina.

Dopo il nuovo allarme così le pattuglie delle volanti sono tornate in quella zona e hanno iniziato a battere tutte le strade.

La speranza era ovviamente quella di intercettare la Bmw ma anche la Panda rossa. Perché anche quell'utilitaria era stata sottratta insieme alla Bmw nella stessa officina. E quindi, di conseguenza, dalla stessa banda.

Poco dopo un colpo di fortuna: una delle pattuglie ha incrociato la Panda e la Bmw lungo la strada che conduce verso Parma. E ne è nato un inseguimento.

Mentre la Panda arrancava la Bmw ha tentato un allungo ma il motore guasto non ha potuto più di tanto contro la potenza della volante.

I ladri allora hanno tentato una manovra diversiva: e le due persone a bordo della Panda hanno inchiodato di colpo lanciandosi di corsa nei campi. E grazie al buio e alla provvidenziale presenza di siepi e alberi sono riusciti a scomparire. I malviventi sulla Bmw ne hanno approfittato per accelerare e tentare una fuga disperata. Ma poche centinaia di metri più avanti, all'altezza di San Ruffino, la vettura ha sbandato. E la sua corsa è finita rovinosamente contro un albero. All'arrivo degli agenti quindi la sorpresa. La macchina era ferma, pesantemente danneggiata. Ma nessuna traccia dei ladri che, a loro volta, erano svaniti nei campi.

Eloquenti invece le tracce lasciate nel baule della macchina. I poliziotti, ispezionando il mezzo in cerca di indizi, hanno trovato piedi di porco, due picconi, una motosega, cacciavite: insomma il kit completo dei ladri che usano quegli strumenti per forzare porte e finestre e penetrare nelle case. Per farlo, è ovvio, usano macchine rubate. Come quelle due che ora sono state recuperate. Torneranno, più o meno ammaccate, ai padroni, mentre i ladri dovranno rimettersi in caccia. Inutile dire che purtroppo sono probabilmente già all'opera nelle nostre strade. In cerca di una macchina e di una casa da svaligiare.

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