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Scuole chiuse al sabato: ok dai presidi

Scuole chiuse al sabato: ok dai presidi

18 Novembre 2014, 12:51

Enrico Gotti

I presidi sono pronti ad accogliere la decisione della Provincia, di chiudere le scuole superiori al sabato. Ma non mancano dubbi, sui trasporti e sui rientri pomeridiani. L’assessore alla scuola, Gian Paolo Serpagli, ha incontrato ieri i dirigenti scolastici, nella conferenza provinciale di coordinamento. Ha ribadito la necessità di chiudere le scuole superiori al sabato, a partire dal 2015, per motivi economici, per far fronte alla mancanza di risorse. «Bisogna coordinare tutte le scuole, il problema sono i trasporti – rileva Adriano Cappellini, alla guida del liceo Marconi - non sono contro il risparmio, è doveroso in un momento come questo, ma serve coordinamento».

«Il collegio docenti non vede didatticamente una soluzione positiva nel ridurre l’orario a cinque giorni. Noi dirigenti abbiamo ascoltato le ragioni ben espresse dalla Provincia, che ha cercato fino all’ultimo la condivisione. Se arriverà questa decisione cercheremo di lavorare e di ottimizzare» afferma Elisabetta Botti dell’Itis Da Vinci «Da tempo abbiamo pensato un orario a 5 giorni. Abbiamo pensato ad orari che vadano incontro a famiglie e ragazzi». «Io sono contrario sia dal punto di vista personale, sia dal punto della scuola che dirigo. – dice Roberto Pettenati, preside del liceo d’arte Toschi, i cui alunni hanno 35 ore alla settimana - L’idea che si debba andare a scuola su 5 giorni, è possibile anche adesso, ma il fatto che nessuna scuola l’abbia mai fatto è indicativo. È vero che il modello dei 5 giorni è diffuso in Europa, ma le scuole europee sono diverse nei programmi, nelle metodologie, nelle strutture. In Francia ogni scuola ha una mensa, è un’altra realtà». «Ci piacerebbe essere tanto europei in tutto, avendo anche spazi per vivere a scuola come tutte le scuole europee a cui si fa riferimento. – aggiunge Aluisi Tosolini, del liceo Bertolucci - Se dobbiamo risparmiare, risparmieremo, nessun dramma: si fa tutto». Le scuole superiori della provincia che chiudono al sabato sono due: Il convitto nazionale Maria Luigia e, da quest’anno, il Mainetti di Traversetolo, in cui gli allievi vanno a scuola dalle 9 alle 17. «A questo mondo è fattibile tutto. È la provincia che deve prendere decisioni e darci le condizioni. – sostiene Guido Campanini, al timone del liceo classico Romagnosi – Io non sono né per il no né per il sì. Bisogna provare e vedere i risultati. Parlo come dirigente. I licei hanno trenta ore, invece di fare sei ore per cinque giorni faranno cinque giorni per sei ore». Contraria invece Lucia Sartori, alla guida del Giordani: «Non abbiamo né strutture edilizie né il resto per trattenere gli studenti – dice - Il problema è riorganizzare 33 ore in 5 giorni. Servono 2 rientri pomeridiani».

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