CHIARA DE CARLI
Sono stati «bocciati» sonoramente, dalla pedemontana alla Bassa, i provvedimenti presi dalle amministrazioni per evitare il consueto «bombardamento» di mezzanotte, responsabile di problemi agli animali, a causa del loro udito sensibile, e di fastidi intollerabili alle persone anziane, ai malati e ai bambini piccoli che allo scoccare della mezzanotte già dormivano.
Già dalla mattina, infatti, non sono mancate le esplosioni in tutti i paesi della provincia, a dispetto di regolamenti di polizia urbana, ordinanze di divieto e inviti lanciati dagli amministratori e dalle associazioni animaliste e nonostante i ripetuti passaggi delle forze dell’ordine in strade, quartieri e parchi come deterrente e i «richiami bonari», fatti soprattutto ai più giovani, a festeggiare nel rispetto degli altri.
RICHIAMI VERBALI
«Gli agenti hanno monitorato le zone da cui provenivano le lamentele, ma è difficile cogliere in flagrante chi lancia i petardi – ha confermato Donatella Signifredi, comandante della Municipale -. Gran parte dell’attività è stata quindi concentrata su richiami verbali, comunicando le restrizioni introdotte dalle ultime modifiche e in operazioni di visibilità per limitare il disturbo alle persone».
Allo scoccare del nuovo anno, il lancio di petardi ha però creato ugualmente tensioni e nervosismo, come dimostrano le diverse telefonate arrivate alle centrali operative della Polizia Municipale e del 112 da persone esasperate da continui boati. «In tutta Parma la presenza di botti pare addirittura aumentata – scriveva già ieri mattina un nostro lettore - . Nel mio caso, avendo dei cavalli e abitando a Vigatto, ho una buona memoria degli ultimi capodanni passati nella stalla. Quest’anno si sono ridotti i botti di grandi dimensioni e colori ma sono aumentati a dismisura i petardi, i più letali per i nostri animali. Morale: sono riuscito a calmare i cavalli all’una di notte, gli altri anni poco dopo mezzanotte dormivano già calmissimi. Voto al divieto del sindaco: inclassificabile».
Petardi che, comunque, sono consentiti dal regolamento insieme ai giochi pirotecnici a basso rischio, come stelline, bengala, fontane, vulcani e ghirlande, quelli più diffusi che appartengono alle categorie F1 ed F2 secondo la normativa europea.
I BOTTI VIETATI
Ad essere vietate, nel centro storico sono infatti solo le tipologie F3 ed F4 ma, in tutto il territorio comunale, «l’utilizzo di articoli pirotecnici o fuochi d’artificio di qualunque genere non deve produrre disturbo, danno o molestia a persone o animali ovvero conseguenze di qualsiasi genere o natura sugli spazi pubblici del Comune di Parma».
L’invito a segnalare i trasgressori alla norma del Regolamento alla Polizia Municipale o all’indirizzo email benessere.animale@comune.parma.it non sembra però avere soddisfatto chi ha tentato questa strada: «Verso le ore 23,30 il mio cane girava impazzito per casa per colpa dei botti ad alta intensità che provenivano da via Sarzana e da via Spezia. Ho telefonato ai vigili urbani e una vigilessa mi ha risposto che non ero sicura, non avendolo constatato di persona, che quei botti fossero proprio quelli vietati nell’ordinanza; che non abitavo nel centro storico e che, se fosse riuscita, avrebbe mandato una pattuglia. E’ inutile promulgare delle ordinanze, per fare bella figura, quando si sa già che non si possono effettuare controlli adeguati».
IL SINDACO PIZZAROTTI
Ma tra tanti commenti negativi c’è anche chi difende i provvedimenti di divieto: «Non c’entra l’ordinanza, quella era corretta, sono il menefreghismo e l’inciviltà delle persone ad aver fatto flop, un’altra volta. Del resto siamo in Italia». «Abbiamo seguito una linea di fattibilità, considerando che non è possibile vietare la vendita dei botti salvo quelli che hanno necessità di particolari attenzioni nell’uso: per gli altri è solo un tema di civiltà e l’inserimento della norma nel regolamento era soprattutto rivolta alla sensibilizzazione – è stato il commento del sindaco Federico Pizzarotti -. E’ ovvio che il controllo non può essere capillare specialmente in una notte come quella di capodanno e mi dispiace per i disagi creati da comportamenti di queste persone maleducate e poco rispettose delle regole che una città si è data».
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