Cristian Calestani
Non ha migliorato il record dello scorso anno, ma ha dimostrato che quando si siede a tavola è difficilissimo tenere il suo ritmo.
L’idraulico 39enne langhiranese Alessandro Troilo si è confermato il re dei mangiatori di anolini nella gara organizzata alla club house Al Travacon del Rugby Colorno. Quest’anno gli è bastato spazzolare dal piatto 350 galleggianti, mentre l’anno scorso si era spinto sino alla cifra record di 401. Alle sue spalle piazza d’onore per il felinese Walter Bazzali e terzo posto per Flavio Caselli di San Polo di Torrile.
Si è svolta in un’atmosfera di amicizia e goliardia la gara dei divoratori di anolini. Per una sera «padroni» della club house del Rugby Colorno non sono stati i ragazzoni della palla ovale, ma un gruppo di buongustai in arrivo da tutti gli angoli della provincia. Per la cucina, i giorni pre gara sono stati febbrili. I cuochi hanno dovuto preparare litri e litri di brodo, tirare metri e metri di sfoglia e preparare chili e chili di ripieno indispensabili per riempire piccoli scrigni di bontà quali sono gli anolini.
Ai tavoli si sono presentati in diciotto: sedici uomini e due donne. Il regolamento, approvato dagli sfidanti prima dell’inizio, prevedeva che ogni piatto contenesse 50 anolini. Dal momento in cui il primo finiva il suo piatto, gli altri concorrenti avevano cinque minuti di tempo per terminare la propria razione. Le prime defezioni sono arrivate alla tornata dei 100 anolini, dopo la quale hanno rinunciato in quattro.
A quota 150 altre quattro defezioni tra cui quella di Giada Delrio, una delle due ragazze in gara. Al giro successivo, per i 200 anolini, hanno alzato bandiera bianca altri cinque concorrenti tra cui l’altra donna in gara Erika Bonazzi.
A quel punto la gara è diventata ancor più agguerrita. A 250 sono arrivati Troilo, Bazzali, Alba, Tincani e Caselli. Al giro dei trecento sono rimasti in tre, poi Caselli ha lasciato la sfida e il finale è stato un remake dello scorso anno tra Bazzali e Troilo, con quest’ultimo che è riuscito a svuotare l’ultimo decisivo piatto per i 350 anolini laureandosi così campione 2014.
«Quest’anno è stata più dura per i concorrenti in gara - hanno commentato gli organizzatori -. Forse gli anolini erano più grossi, forse c’era più ripieno o troppo brodo. Il record dei 401 anolini non è stato battuto ma è stata ugualmente una bellissima gara. Un grande ringraziamento va al Molino Ferrari di Parma per avere contribuito alla buona riuscita della manifestazione».
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