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Addio a Dadomo, custode di antichi sapori

Addio a Dadomo, custode di antichi sapori

10 Giugno 2016, 12:19

Paolo Panni

Una vita da oste; una «missione» da ambasciatore del gusto, della tradizione e della buona tavola, portando avanti tenacemente i saperi e i sapori della Bassa. Così potrebbe essere riassunta, in poche righe, la straordinaria figura di Angelo Dadomo, scomparso mercoledì sera a causa di una grave malattia. Con lui si chiude un capitolo importante della storia enogastronomica del Parmense; ma restano vivi, più che mai, gli esempi e i saperi che ha saputo «seminare». Aveva tagliato il traguardo dei 76 anni proprio sabato scorso, mentre le forze ormai venivano lentamente meno, ma senza mai perdere il sorriso e la simpatia che lo hanno costantemente caratterizzato. E’ stato, in passato, controllore zootecnico per l’Associazione allevatori e quindi, per almeno trentacinque anni complessivi, oste alla trattoria Vernizzi di Frescarolo, una delle «cattedrali» delle prelibatezze della Bassa.

Terminata la lunga parentesi tra le mura della trattoria di famiglia ha iniziato a fare l’«ambasciatore» del gusto, facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti dal suocero Lino Vernizzi (storico intenditore di salumi e vini), portando in giro alcuni dei più celebri prodotti della Bassa, su tutti la spalla cotta e la mariola (che lui amava chiamare «mariolina») e così ecco che era normale vederlo in numerose feste enogastronomiche sempre impegnato ad affettare prelibatezze e a distribuire «pillole» di sapere in tutti coloro che incontrava. Lo ha fatto per i locali di «famiglia»: non solo la trattoria «Vernizzi» (oggi portata avanti dal figlio Michele) ma anche per la locanda «La Fiaschetteria» di Bersano (dove ai fornelli lavorano le abili mani della figlia, la chef stellata Patrizia) e la trattoria Campanini di Madonna Prati («quartier generale» della sorella Maria).

Eccellente cuoco ha collaborato anche per un supermercato locale, ed amava profondamente la sua terra, al punto che negli ultimi anni si era ampiamente dedicato al volontariato. Nel 2010 aveva ridato impulso al circolo culturale «Pasini», col quale ha promosso e lanciato manifestazioni quali «Il maiale in tavola… dalla testa.. alla coda», il mercatino dell’antiquariato «Il Trovatore», la Notte Bianca, la Notte Rosa, prodigandosi spesso e volentieri sia per il Carnevale di Busseto che per varie associazioni di volontariato.

Approdato spesso in televisione, era considerato un «maestro» della buona tavola. Di lui in tanti hanno ricordato le straordinarie qualità umane, a partire dalla grande disponibilità che ha sempre avuto verso tutti. Ma ad animarlo c’erano anche quella cortesia, quella simpatia e quella passione per il suo lavoro che gli hanno permesso di conquistarsi la stima e l’affetto di tutti. «Un grande amico e un preziosissimo collaboratore – lo ha ricordato Afro Gotti (presidente del Circolo Pasini) – col quale abbiamo promosso, in questi anni, non meno di settanta manifestazioni complessive, condividendo tanti momenti insieme. Lo ha ricordato anche il celebre giornalista gastronomo Edoardo Raspelli: «lo ricordo – ha detto – con simpatia, anche con affetto. Me lo aveva fatto scoprire il giornalista Franco Ziliani ed io ero rimasto emozionato dal suo bellissimo, affascinante, antico locale, per fortuna intatto anche ora che lui non c’è più».

Senza dimenticare, infine, la sua profonda passione per l’antiquariato e le cose vecchie. Angelo Dadomo ha lasciato i figli Michele e Patrizia, i fratelli Renato e Maria, il genero e i nipoti. I funerali saranno celebrati oggi alle 14.30 in collegiata.

Una poesia a ricordo

La poetessa Alessandra Policci ha ricordato Angelo Dadomo con la poesia «Angelo». «L’ultimo bagliore/Nella Notte/E una vita si spegne/Nel silenzio intorno/Nulla è/Per sempre/E noi /Tutti a salutarti/Per il lungo/Viaggio…./Con una lacrima/E un Addio.

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