Margherita Portelli
I panni sporchi si lavano in famiglia, e questo si sa. Ma, stando al nuovo Regolamento di Polizia urbana, che a breve entrerà in vigore, anche a stenderli sul balcone di casa c’è da stare attenti.
La maggior parte delle persone accenna un sorriso a sentirsi dire che, secondo la normativa prossima all’approvazione, «sulle facciate o sulle altre parti dei fabbricati in vista al pubblico è vietato esporre panni stesi e collocare oggetti in modo da causare diminuzione del decoro dell’immobile».
Pena: una sanzione che, sempre stando al regolamento, andrebbe dai 25 ai 200 euro. In realtà l’articolo era presente anche nel vecchio Rpu, datato 1982: «È vietato tenere distesi o appesi fuori dalle finestre o sui terrazzi e balconi prospicienti piazze, strade pubbliche o luoghi aperti al pubblico biancheria o panni per asciugarli o arearli».
A far storcere il naso ai parmigiani è l’eventualità di una sanzione, soprattutto in un momento in cui il decoro cittadino è messo a dura prova da situazioni ben più difficili, su tutte quella dei rifiuti. «I problemi sono altri – commentano Mirella Masini e Maurizio Raboni -. Noi i panni li stendiamo sul balcone, per forza; come dovrebbe fare chi non ha alternative?». Anche Noris Ruggeri e Sergio Benassi dicono la loro: «Abbiamo letto delle multe salate per chi sporca e getta mozziconi di sigaretta (altri articoli del nuovo Rpu, ndr.) e siamo d’accordo – commentano -, ma multare chi stende è esagerato».
Luca Mazzali e Raffaella Ravasi aggiungono: «È chiaro, ci sono delle regole e vanno rispettate, ma diciamocelo, il decoro della città in questo momento non c’entra nulla con la biancheria».
«Le regole di buon vicinato sono importanti – commenta Anna Di Santa Cristina -; ora abito in campagna, ma quando stavo in città, in condominio, ricordo bene i problemi. Credo che un po’ di disciplina ci voglia».
La multa è eccessiva per Paride Dazzi e Mirella Flaviani: «Soprattutto se si pensa ai tanti altri comportamenti ben più incivili che oggi rimangono impuniti» spiegano. «In teoria sarebbe anche giusto, per tutelare il decoro urbano, ma come deve fare chi non ha uno spazio alternativo? Usare l’asciugatrice tutto l’anno ha un costo» aggiungono Raffaella e Alessia Carboni. Carlo Reverberi abita a Lesignano e si lascia andare a una risatina: «A me la cosa non riguarda, ma uno che non ha lo spazio come dovrebbe fare?».
Molti regolamenti condominiali già prevedono questo tipo di divieto, ad esempio quello del palazzo in cui abita Mary Baio: «Io mi arrangio e stendo direttamente in casa, certo con un po’ di fatica».
Il nuovo Regolamento di Polizia urbana è stato condiviso dall’amministrazione comunale su internet con la cittadinanza, che ha potuto contribuire con suggerimenti, poi con le istituzioni e con i dirigenti del Comune.
Dopodiché è iniziato l’iter delle commissioni e il regolamento è stato condiviso punto per punto con l’opposizione.
La presentazione del Regolamento avverrà al prossimo consiglio comunale entro il mese di luglio. A proposito dell’articolo specifico sul divieto di stendere i panni, l’assessore Cristiano Casa, che ha messo a punto il regolamento con il comandante della municipale Gaetano Noè, chiarisce: «Il Rpu si compone di numerosi articoli, alcuni dei quali evidentemente “secondari”, come questo, ma si è inteso dotare i vigili degli strumenti adeguati a poter intervenire, in caso di situazioni particolarmente eclatanti. È anche il richiamo alla responsabilità individuale a caratterizzare l’approccio».
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