Enrico Gotti
Meno greco, più matematica: in cinque anni, Il liceo classico Romagnosi è passato da 206 domande di iscrizione a 139. Invece il Marconi, che comprende sia il liceo scientifico sia il linguistico, è aumentato da 404 a 513 richieste. I dati delle iscrizioni alle scuole superiori statali per l’anno 2015-2016 disegnano una mappa che riflette il contesto di cambiamenti economici, e le scelte delle famiglie.
Spariscono i geometri
Così, ad esempio, in una difficile situazione per l’edilizia, spariscono i geometri: le domande per il Rondani, l’istituto tecnico che li deve formare, si sono dimezzate, erano 180 nel 2010, sono 83 oggi.
Il classico perde colpi, lo scientifico cresce, e i giovani riscoprono il richiamo della terra: l’istituto tecnico agrario Bocchialini aumenta le richieste di iscrizioni, da 137 a 149, e lo stesso fanno gli istituti tecnici con indirizzo economico, il Bodoni e il Melloni.
L’Itis Da Vinci aumenta i futuri «primini», e così anche l’Ipsia Primo Levi. Al Giordani diminuisce il numero di richieste, anche perché è stato tolto dal provveditorato regionale l’indirizzo sportivo, che ora fa parte del Bertolucci. In definitiva, in Italia, i licei aumentano a scapito dei professionali.
La crescita del «Bertolucci»
Il trend positivo non è omogeneo in tutti i licei: nel Maria Luigia, in cinque anni scende da 114 a 57 richieste di immatricolazione. Il liceo Bertolucci, invece, cresce di circa il 29%, con 45 domande di alunni in più dal 2010 ad oggi, e così il liceo delle scienze umane Albertina Sanvitale, con il 30%, e il liceo artistico Toschi, con il 14% in più.
Il confronto fra chi sale e chi scende non è facile, perché ogni anno il numero di alunni varia in base all’andamento demografico.
C’è da dire, però, che cinque anni fa le domande di iscrizioni alle scuole superiori statali di Parma erano all’incirca quelle di oggi, erano complessivamente 2.832 contro le 2.787 attuali: in pratica una variazione dell’1,5%.
«Il Classico? Non si è rinnovato»
«I dati di Parma sono in linea con quelli nazionali, - commenta Guido Campanini, preside del liceo classico Romagnosi – l’istituto per geometri perde iscrizioni per la crisi edilizia degli ultimi anni, calano i professionali, perché l’istruzione professionale dovrebbe essere modificata, in un mondo che è cambiato. Il classico cala nelle iscrizioni, non per il greco e per il latino, ma perché, fra tutte, è la scuola che è stata meno rinnovata».
«Negli ultimi dieci anni - spiega il preside - sono state cambiate tutte le prove degli esami di maturità, e con esse tutti i programmi didattici, tranne quella del classico. È la scuola che ha subito meno variazioni, è ancora la scuola della riforma Gentile, ma anche qui il mondo è cambiato».
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