Chiara Pozzati
Le regole ci sono, tramandate come i consigli della nonna. Peccato che siano ancora tanti, troppi i ciclisti parmigiani che viaggiano al buio, sbucando all’improvviso e mettendo a repentaglio la loro sicurezza e non solo. Ecco cosa emerge dalla prima tranche dei «posti di blocco» organizzati da Fiab-Bicinsieme Parma.
«Abbiamo fermato circa 320 persone in sella nell’ambito degli otto posti di blocco organizzati dal centro all’Oltretorrente. Di queste il 70% non era a norma». A tracciare il bilancio è Andrea Mozzarelli, il numero uno del sodalizio sceso in campo la settimana scorsa e che proseguirà con nuovi appuntamenti fino a Natale. Oggi e venerdì l’associazione si radunerà in piazza Garibaldi, dalle 18 alle 19, con vademecum e buoni sconto l’acquisto di luci e fascia riflettente. Mentre giovedì sono stati organizzati «posti salvavita» in via Bizzozero dalle 18,30 alle 19,30. Ma torniamo alla radiografia del popolo delle due ruote: «Il 70% dei ciclisti non a norma era completamente al buio, oppure aveva solo un fanalino invisibile – appunta ancora Mozzarelli, che pure non si arrende -. Abbiamo notato che molti, nonostante fossero in possesso della strumentazione, semplicemente non l’aveva montata. Mentre altri, soprattutto le persone straniere, non si fermavano e nemmeno avevano idea delle misure di sicurezza previste dal Codice della strada».
Ecco perché la preziosa campagna non frena, ma anzi accelera in vista delle festività. «La speranza è quella di coinvolgere sempre più ciclisti, per diffondere la cultura della sicurezza sulle due ruote». Un obiettivo che si prefigge da sempre Fiab-Bicinsieme. «Ricordiamo che le luci devono essere sempre accese quando c’è poca visibilità, nelle gallerie e da mezz’ora prima del tramonto a mezz’ora dopo l’alba (come dispone il codice della strada) – riavvolge il filo Mozzarelli -. Il giubbino riflettente dev’essere sempre indossato di notte nelle strade extraurbane e in galleria ma è meglio che il ciclista lo indossi anche in città».
E andiamo al cuore dell’iniziativa che propone sette azioni per farsi vedere: «Vogliamo accendere i riflettori sulla necessità della luce anteriore bianca e di quella posteriore rossa. Ma sono importanti anche i catadiottri sulle ruote e sui pedali per farsi vedere lateralmente, il giubbetto riflettente per farsi avvistare da lontano, le ruote bianche riflettenti o illuminate e la fascetta riflettente sui pantaloni e sulle braccia». Si tratta di un’iniziativa non solo rivolta alla città, ma che mira a coinvolgerla. Infatti tutti possono diventare volontari e partecipare ai posti di blocco. Per informazioni basta scrivere a info bicinsieme@yahoo.it oppure contattare 3398123784.
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