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Il sindaco e i lupi: «Io visionario? No, realista»

Il sindaco e i lupi: «Io visionario? No, realista»

30 Gennaio 2015, 02:37

ALBARETO

Giorgio Camisa

Il sindaco di Albareto Davide Riccoboni interviene nuovamente sul problema della presenza dei lupi sul nostro territorio. E lo fa «esprimendo un'opinione, e che sia ben chiara la parola opinione», specifica, sugli avvenimenti degli ultimi tempi. Fra i quali l'attacco da parte di un lupo, proprio nel territorio di Albareto, ad un cane.

«La problematica che è stata portata alla luce non è astratta. I fatti sono ben concreti purtroppo: il problema esiste, e se i sindaci hanno creduto di dover prendere provvedimenti in merito, la cosa non è più riconducibile a sporadici avvenimenti, ma ad episodi oramai all’ordine del giorno», sostiene Riccoboni.

Il sindaco ricorda che si stanno eseguendo studi nel territorio da parte di esperti per capire di che animali trattino le varie segnalazioni, se canidi, ibridi o lupi, e in che misura e con quali modi agire. «Ci sono state moltissime segnalazioni in forma scritta e orale di attacchi, primi tra tutti su cani da caccia e animali da pascolo, letteralmente ridotti all’osso. Sono episodi di cui ci sono anche le immagini», ha ricordato il sindaco.

Inoltre c’è la denuncia di un attacco, da un animale apparentemente riconoscibile come lupo, su una persona, fortunatamente senza conseguenze se non una gran paura. L'amministrazione vuol capire quindi di quali animali si tratti, e procedere di conseguenza. Intanto, per sollecitare sul problema, sono state inviate lettere a ministero dell'Ambiente, Regione e Provincia.

Il sindaco rifiuta poi di essere accusato di calcare eccessivamente la mano sul problema. «In primo luogo voglio rispondere a chi ci definisce dei “visionari”. Probabilmente se fossimo visionari avremmo dato la colpa dello smembramento di oltre 40 cani, più gli animali da pascolo disossati, a qualche mostro sanguinario, o ai temibili mostri dei faggi. Magari l’aria pura ci fa sragionare - continua il sindaco su un registro ironico - ed avere allucinazioni strane, ma di certo i folletti dei castagni non uccidono gli animali. Se un sindaco prende la decisione di mettere nero su bianco ed inviare una lettera con specifiche richieste agli enti territoriali e nazionali, lo fa non sulla base di racconti fantastici o storielle, ma su fatti».

Riccoboni critica anche «chi continuamente attacca i cacciatori o fa paragoni senza senso sul fatto che ci sono ogni anno più morti dovute agli incidenti di caccia che per attacchi di lupi. Non vedo sinceramente il nesso tra le due cose: parliamo di animali uccisi da altri animali, cosa c'entrano le morti per incidenti di caccia?».

«Nessuno ha gridato allo sterminio dei lupi - continua il sindaco - nessuno vuole uccidere a vista tutti i lupi, e sinceramente nessuno parla di lupi con il cento per cento di certezza: si parla di canidi, ibridi e/o lupi».

Quanto alle lettere inviate agli enti territoriali, «fino a prova contraria ho ancora l’autorità in questo Comune per prendere decisioni per l’incolumità dei miei cittadini e scrivo e scriverò tutte le lettere con tutte le segnalazioni che mi vengono riportate agli enti preposti», sostiene Riccoboni.

Il sindaco rifiuta anche le accuse che dietro il suo operato ci possano essere secondi fini. «Non tollero che venga insinuato “il perché” io ritenga di dover segnalare tali episodi, se segnalo tali episodi è perché ritengo che ci sia un problema da risolvere. E a chi crede che le segnalazioni fatte siano fatte per rastrellare voti, ricordo che se sono qui è perché sono stato votato dalla maggioranza dei miei cittadini e che ho il sacrosanto dovere e diritto di proteggerli. Fino che i miei cittadini riterranno di darmi questo onore farò tutto quello che è in mio potere per far si che il mio ufficio serva per preservare la loro incolumità».

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