Anche oggi il bollettino medico della piccola Highlander è positivo. La gattina, salvata dall’Ospedale veterinario di via del Taglio dopo essere stata impallinata con un fucile da caccia a Noceto, ha però ancora bisogno di cure. I medici degli animali faranno di tutto per garantirle una piena guarigione. Appena la felina si sarà rimessa in sesto completamente verrà pubblicato il numero di telefono necessario per poter accedere alle adozioni.
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La sua storia
La piccola Highlander, il nome che le è stato dato dai suoi salvatori, è sopravvissuta a quella che doveva essere una condanna a morte, ma adesso, per ironia della sorte, ne rischia un’altra.
Impallinata con un fucile da caccia nelle campagne di Noceto, la micia dal musetto che ti rapisce, è stata salvata dall’ospedale veterinario di via del Taglio.
Appello per l'adozione
«Ha dimostrato un attaccamento alla vita straordinario, sarebbe bello se qualcuno potesse prendersi cura di lei. Purtroppo in caso contrario è arrivata l’autorizzazione verbale da parte del comune di Noceto per la soppressione perché si tratta di una randagia. Propongo l’adozione ai parmigiani di buon cuore ma anche alle associazioni che hanno a cuore il destino degli amici a quattro zampe». L’appello di Enrico Parmigiani, vicedirettore sanitario della struttura a un passo da via del Cornocchio, sgorga quasi spontaneo.
E’ stato infatti il suo staff a prendersi cura della felina ribattezzandola Highlander «proprio per la tenacia che le ha permesso di salvarsi nonostante il dolore». La gattina è stata recuperata dagli «angeli» di Rescue Dogs una settimana fa, ma il suo incubo era iniziato quindici giorni prima come minimo. Almeno a giudicare dalle ferite riportate. La diagnosi è crudele e surreale: «Questa bestiola è stata centrata da numerosi piombini sparati da un fucile. Se questo sia avvenuto per sbaglio o per crudeltà, è a questo punto impossibile dirlo – spiega l’esperto mentre il via vai di cani e padroni in sala d’attesa non si placa -. Uno dei colpi ha centrato in pieno la spina dorsale danneggiandola irreparabilmente. Rimarrà paralizzata per sempre».
Una settimana da sola
Così Highlander si è trovata sola, con le zampine posteriori inerti, e solo se stessa su cui poter contare. «Il gatto è sicuramente un animale indipendente, ma capita raramente di vedere casi di questo genere. La micetta è stata in grado di provvedere a se stessa per una settimana prima che Rescue Dogs ricevesse l’allarme, probabilmente da un passante, e si mettesse in moto. Oggi sta bene: è in grado di nutrirsi e espletare i bisogni fisiologici autonomamente. Ha solo bisogno di affetto».
Un salvataggio che fa bene sentire, l’ennesima vittoria che si consuma nelle sale operatorie di questo avamposto di speranza per animali domestici e non curati ventiquattrore su ventiquattro. Ogni anno sono infatti circa quattromila le bestiole che approda-
no all’ospedale veterinario per emergenze di ogni tipo. Qui trovano cura e affetto, e nella maggior parte dei casi uomini molto diversi da quelli incontrati in precedenza.Ch.Poz.
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